C’E’ DEL BRASILE AI MAGAZZINI!
Scritto da Redazione Radio Bocconi il 24 Novembre 2019
La sera del giovedì 21 novembre siamo stati ai Magazzini Generali in occasione del concerto dei Selton, band brasiliana attiva a Milano ormai da anni, precisamente dal 2008, data di pubblicazione di “Banana à milanesa”, primo album in studio del gruppo, composto interamente da cover in lingua portoghese di brani di Enzo Jannacci e Cochi e Renato.
Appena arrivati ai Magazzini, ci è saltato all’occhio lo stiloso palco, sormontato da una grossa scritta recante il nome della band. I Selton hanno fatto il loro ingresso in modo inaspettato: al posto di entrare normalmente sul palco dal backstage, la band è apparsa alle spalle del pubblico, imbracciando un radioregistratore, di quelli portati a spasso dagli artisti di strada hip hop. In questo modo Ramiro, Daniel ed Eduardo, tra le urla del pubblico, sono saliti sul palco e, accompagnati da una tastierista e un batterista addizionali, hanno cominciato il concerto con il brano “Tupi or not Tupi,” il cui beat iniziale proveniva dal succitato radioregistratore.
Tra hit quali “Cuoricinici ” e “Ipanema” e ritmi brasileiri, è arrivato un momento davvero particolare del concerto: una voce fuori campo narrava le origini del gruppo, mentre i Selton interagivano con essa, suonando e commentando. Dalle cover dei Beatles che i ragazzi facevano per strada all’incontro col maestro ed amico Enzo Jannacci: un momento dalle atmosfere intimistiche, in cui il pubblico può avvicinarsi maggiormente alla band che, in questa fase del concerto, ne ha approfittato per far conoscere i primi pezzi della propria produzione.
Il concerto ha visto anche la partecipazione di alcuni importanti ospiti, legati ai Selton da rapporti di amicizia, oltre che di collaborazione artistica e professionale. Il primo è stato Dario Faini, in arte Dardust, compositore e produttore tra i più noti del panorama musicale italiano attuale, che si è esibito col gruppo sulle note di “Cercasi casa”, brano per l’appunto prodotto e scritto con l’aiuto di Dardust stesso. Poi è stata la volta della band indie pop Canova: Matteo Mobrici, Fabio Brando e Gabriele Prina sono saliti sul palco infiammando i Magazzini, suonando insieme ai colleghi Selton brani tratti da entrambe le discografie, tra cui la hit “Piccola sbronza”. Ultimo non per importanza, ed ospite a sorpresa, è stato il rapper Willie Peyote, che ha cantato, accompagnato dai Selton, “Che notte!”, rifacimento dell’omonimo brano di Fred Buscaglione.
Altro momento notevole del concerto è stata l’esecuzione dell’ultimo singolo della band “Pasolini”, poiché ha visto l’esilarante travestimento del bassista della band Eduardo nelle vesti del personaggio protagonista della copertina del singolo, uno di quei pupazzi dinamici dei manifesti pubblicitari. Oltre a ciò, da segnalare l’esplosività degli altri due Selton, Ramiro e Daniel, che, durante il brano, si sono scatenati in balli originari della loro terra, il Brasile, scimmiottandoli allo stesso tempo, poiché accostati al movimento spastico dei pupazzi, che sono apparsi svolazzanti alle spalle della band, dando vita ad un’originale esibizione.
Durante il bis, la band ha ricordato al pubblico come sia nata, facendo cover di brani di altri artisti, stravolgendoli sul piano stilistico: si sono perciò esibiti in una serie di rapide cover, la più memorabile delle quali senza dubbio è stata “bad guy” di Billie Eilish. Il concerto si è concluso con il brano più celebre della band, “Voglia d’infinito”, tra i cori esaltati dei Magazzini. Un altro momento peculiare è avvenuto proprio alla fine del concerto: prima di andarsene, i Selton sono scesi tra il pubblico a ballare ancora sulle note di “Pasolini”, scatenando un mini flash mob tra la gente, che ha imitato i passi dell’energico Daniel.
Emanuele Mantia
Federico Lapolla