FAST ANIMALS AND SLOW KIDS
Scritto da Redazione Radio Bocconi il 15 Settembre 2021
Lunedì 13 settembre Radio Bocconi ha assistito alla conferenza stampa tenuta dai Fast Animals and Slow Kids presso il locale Santeria di Milano, durante la quale hanno parlato del loro prossimo disco, in uscita venerdì 19 settembre.
“È già domani” è un “disco strano”, a detta del frontman dei Fast Animals and Slow Kids, Aimone Romizzi; ha preso forma durante questi ultimi due anni di pandemia, un periodo in cui i quattro ragazzi hanno rivalutato molte delle loro certezze e punti di vista ed, in particolare, il concetto di tempo. “È già domani” è un monito ad ancorarsi al presente, data la generale proiezione verso il futuro, spesso spinti proprio dalla realtà che ci circonda. Tutto quello che facciamo è in funzione di quello che faremo, ma ciò, oltre ad essere uno stimolo, può anche essere una fonte enorme di stress, perché rappresenta una sfida costante contro noi stessi; questa sfida stessa porta ad ansia e paura per il futuro. Il presente, al contrario, è difficile da catturare, in quanto ciò che accadrà è futuro ed ogni attimo trascorso diventa passato. È fondamentale, dunque, saper fotografare gli attimi. “I nostri dischi sono il nostro Facebook”, scherza Aimone, alludendo al fatto che ogni canzone dei Fast Animals and Slow Kids racconta una storia, accaduta in un determinato momento del loro percorso artistico e personale. Ed è proprio con l’ascolto che si riesce a ritornare a quel momento, come accade quando si guarda una fotografia. Secondo la band, le canzoni hanno il compito di cristallizzare i momenti, di fermare il presente, ed è per questo che sono state create 12 copertine, una per ogni canzone del disco, creando, così, una sorta di album fotografico.
Nella tracklist dell’album non compare “Come Conchiglie”, singolo uscito ormai più di un anno fa. Aimone afferma che quel pezzo è molto doloroso per la band, tanto che il pezzo non è stato più ascoltato o suonato. È un brano autoconclusivo, che non ha bisogno di essere inserito in un contesto. Inoltre è stato realizzato e registrato durante il lockdown, quindi la produzione non gode di una particolare accuratezza.
Quello che uscirà venerdì è il primo disco dei Fast Animals and Slow Kids nato da un bisogno di condivisione e dialogo. I componenti della band raccontano che, per alcune canzoni, tra cui “Stupida canzone”, che abbiamo potuto ascoltare in anteprima in versione acustica, hanno sentito la necessità di interfacciarsi con i propri genitori per comprendere le varie prospettive e scoprire diversi approcci alla vita. Il dialogo è una tematica centrale e, infatti, nei testi non si cerca mai di arrivare a conclusioni universali: l’incompletezza di alcuni concetti o emozioni è voluta dagli artisti, proprio perché non sempre si vuole arrivare ad un epilogo o alcune volte non è necessario.
La nuova voglia di confronto ha portato anche alla realizzazione del primo featuring della band, “Cosa ci direbbe”, in collaborazione con Willie Peyote, un loro carissimo amico, che ha riadattato e reso sue alcune parti del testo originario della canzone.
Parlando di come la band avesse vissuto la pandemia e il “tempo libero” che ne è derivato, i ragazzi dichiarano che avere molto tempo a disposizione ha i suoi lati positivi, ma può rivelarsi deleterio: spesso i ragazzi si sono trovati incastrati in produzioni troppo complesse e difficili da gestire dal punto di vista del suono, proprio per la continua aggiunta di nuovi elementi e al loro modo di pensare la musica. La band, infatti, era solita scrivere i nuovi pezzi durante il tour, mantenendo così un approccio molto più naturale e spontaneo.
Il tour estivo “Dammi più tempo” in acustico è stato un altro step di questo nuovo percorso della band. Ci è voluto molto per adattare i brani e renderli all’altezza dell’esibizione in acustico: i loro brani hanno sempre una batteria molto presente ed un muro di chitarre distorte, diverse dalle chitarre acustiche che invece ti mettono a nudo. Questo processo ha fatto sì che emergesse un nuovo lato dei ragazzi, buttando giù barriere alla scoperta di qualcosa di nuovo.
Durante la conferenza stampa, poi, è stata posta l’attenzione sul festival di Sanremo, considerando anche il fatto che il nome della band era circolato tra i partecipanti della scorsa edizione. Il festival è, infatti, cambiato negli ultimi anni e si è avvicinato alla realtà della band perugina, ma i membri non si sbilanciano e rispondono alle domande dei giornalisti dicendo che si presenteranno al festival quando riterranno di avere la canzone giusta. In fondo, l’Ariston è anche un modo per rendersi conto di dove si è arrivati dal punto di vista artistico, per mettersi in gioco e superarsi. La band precisa che ama fare le cose per bene e con i giusti tempi, piuttosto che arrivare di fretta a chiudere un pezzo con l’unico fine di partecipare a Sanremo.
Per venerdì 17 settembre al Teatro della Pergola di Firenze è stato organizzato un talk al quale parteciperanno ospiti del mondo musicale, del web e del giornalismo, oltre ai membri della band e sarà un’occasione per creare un’ulteriore dimensione di dialogo e raccontare le tematiche presenti all’interno del disco.
Per concludere, dopo essere riusciti a reinventarsi e dopo l’incredibile successo di questa estate, i Fast Animals and Slow Kids sono più che orgogliosi di annunciare il tour in programma per il 2022, che porterà la loro musica nei locali di tutta Italia. Il gruppo è molto emozionato di tornare alla routine artistica che per due anni avevano abbandonato!
“La musica è bella tutta, indipendentemente dal fatto che sia suonata o meno. L’importante è essere concreti, veri e muovere generazioni”, afferma Aimone. Per i Fast Animals and Slow Kids la musica è energia pura.
Edoardo Morresi, Francesca Pellicano