NOTRE DAME DE PARIS A MILANO
Scritto da Redazione Radio Bocconi il 30 Ottobre 2019
Notre Dame De Paris, sentendo queste quattro parole a noi tutti vengono in mente due cose: la meravigliosa cattedrale parigina e il famosissimo musical, musicato da Riccardo Cocciante. Ho avuto l’opportunità di vederlo al Teatro degli Arcimboldi di Milano, ecco com’è andata!
Il musical è probabilmente uno dei più famosi di tutti i tempi: la prima assoluta è avvenuta il 16 settembre del 1998 a Parigi (la lingua originale è, appunto, il francese) dalle parole di Luc Plamodon (ispiratosi al celebre romanzo di Victor Hugo) e le musiche del sopracitato Cocciante, ma solo nel 2002 è giunto nei teatri italiani, grazie al libretto italiano di Pasquale Panella e alla produzione di David Clemente Zard. Per questa Produzione 2019/2020 le aspettative erano molto alte. Gran parte del cast originale (quindi dell’edizione 2002) era stato riconfermato: infatti Giò Di Tonno (Quasimodo), Vittorio Matteucci (Frollo), Graziano Galatone (Febo) e Matteo Setti (Gringoire) tornano a cantare sullo stesso palco, finalmente insieme. Chi invece non è presente è proprio Esmeralda, ovvero Lola Ponce, entrata nella memoria di tutti proprio grazie alle sue magnifiche interpretazioni della Gitana. Chi la sostituisce, però, è altrettanto brava: Elhaida Dani, infatti, con la sua voce, la sua dolcezza e la sua grinta riesce a farci entrare nel mondo di Notre Dame De Paris, non meno di quanto facesse la Ponce (ricordo che la Dani ha interpretato Esmeralda anche in un’edizione francese). Qua sotto riporto il cast completo di questa edizione:
- Quasimodo: Giò Di Tonno, Lorenzo Campani
- Esmeralda: Elhaida Dani, Tania Tuccinardi, Federica Callori
- Frollo: Vittorio Matteucci, Cristian Mini
- Gringoire: Matteo Setti, Riccardo Maccaferri
- Clopin: Leonardo Di Minno, Lorenzo Campani
- Febo: Graziano Galatone, Giacomo Salvietti
- Fiordaliso: Tania Tuccinardi, Federica Callori
Fin dal primo minuto di spettacolo, cominciato verso le 21, veniamo catapultati nel “Tempo delle cattedrali”, come dice la prima canzone che viene cantata da Gringoire, poeta e cantore; l’atmosfera è magica e, so che può sembrare banale, ma sentire dal vivo le stesse voci che avevo sentito solamente in riproduzioni televisive (nelle edizioni viste dal sottoscritto non c’era tutto il cast originale al completo) o video su YouTube, mi fa un certo effetto, sicuramente più che positivo. Uno dei punti forti che da sempre contraddistingue questa opera è sicuramente il corpo di ballo: ballerini e breakers provenienti da tutto il mondo che, con balli e acrobazie, incantano il pubblico, già estasiato da tutto ciò che vede e ascolta in termini canori e musicali. Come sempre, Notre Dame De Paris è un climax, un crescendo di emozioni ed esplosioni musicali (basti pensare alla celeberrima “Bella”, cantata dai tre innamorati Quasimodo, Frollo e Febo) che porta fino alla massima tragicità del finale commovente, lasciando ogni volta un groppo in gola. Un plauso particolare va fatto a Giò Di Tonno, capace anno dopo anno di entrare nel personaggio e di rendere, sempre meglio al pubblico, gli strazianti sentimenti del gobbo campanaro.
Notre Dame De Paris è musica, è spettacolo, è teatro, è emozione. Notre Dame De Paris è, ogni volta, un’esperienza unica e totalizzante.
Alessandro Reali Vannucci