PAGELLE PRIMA E SECONDA SERATA DEL FESTIVAL DI SANREMO

Scritto da il 7 Febbraio 2020

SERATA 1

NUOVE PROPOSTE

EUGENIO IN VIA DI GIOIA, TSUNAMI – Eliminati subito, ma lo tsunami sta arrivando, questione di tempo!

TECLA, OTTO MARZO – A 16 anni interpreta un testo importantissimo e stupisce tutti. Chapeau.

LEO GASSMAN, VAI BENE COSI – Grazie Leo che ci ricordi di amarci per come siamo.

FADI, DUE NOI – una storia d’amore tra universitari in cui ciascuno di noi si può immedesimare. Fadi uno di noi!

BIG

IRENE GRANDI, FINALMENTE IO – Evidente la grande mano di Vasco Rossi. Forse un po’ too much…

MARCO MASINI, IL CONFRONTO – Classico Masini. Senza infamia e senza lode. Menzione d’onore per l’iconica barba.

RITA PAVONE, NIENTE (RESILIENZA 74) – Quando si è mostri sacri della canzone italiana, mettersi in gioco è un grande rischio. Reggerà il confronto?

ACHILLE LAURO, ME NE FREGO – Nuova divinità. Osa perché sa che la nuova religione è fregarsene dell’opinione.

DIODATO, FAI RUMORE – Voce pazzesca. Miglior prestazione canora della serata. Brividi.

LE VIBRAZIONI, DOV’È – Grazie Sarcina che riesci a sfatare il mito del “mai una gioia” invitandoci a cercarlo. Da apprezzare la sensibilità dimostrata con la traduzione in lingua dei segni sul palco.

ANASTASIO, ROSSO DI RABBIA – Testi sempre infallibili, dove riesce a trasformare la sua rabbia in poesia. Il senso di ribellione da ventenne si sente tutto.

ELODIE, ANDROMEDA – Quando si incontrano una bella voce e la magia di Durdust è subito una hit. Anche qui si sente molto la penna dell’autore Mahmood, il quale forse ha una scrittura troppo personale da poter prestare.

BUGO E MORGAN, SINCERO – Estrosi e originali come ci saremmo aspettati, ma molto poco convincenti.

ALBERTO URSO, IL SOLE AD EST – Nonostante la tenera età, è evidente la sua bravura vocale. Gli manca ancora quel tocco in più per renderlo davvero Big.

RIKI, LO SAPPIAMO ENTRAMBI – Il suo vero talento, quello che gli serve per conquistare un pubblico più ampio, deve ancora sbocciare.

GUALAZZI, CARIOCA – Rappresentazione di come la musica possa trasformarsi in un vero e proprio show che coinvolge, bravo.

SERATA 2

NUOVE PROPOSTE

MARTINELLI e LULA, UN’ALTRA VOLTA – Storia di un amore per la propria terra, una Puglia che grida contro il gigante d’acciaio e che non vuole perdere i suoi figli “un’altra volta”.

FASMA, PER SENTIRMI VIVO – Non si identifica in un genere ben preciso, perché tutto ciò che lo rappresenta è la sua musica. Super approvato.

MARCO SENTIERI, BILLY BLU – Testo importante. Parlare del bullismo non è certamente facile, con una voce e un testo di questo calibro dimostra di esserne all’altezza.

MATTEO FAUSTINI, NEL BENE E NEL MALE – Matteo si emoziona ed emoziona. Bellissima interpretazione.

BIG

PIERO PELÙ, GIGANTE – grintoso, ma poco convincente. Ci aspettavamo di più dall’ex Litfiba.

ELETTRA LAMBORGHINI, MUSICA (E IL RESTO SCOMPARE) – In evidente difficoltà emotiva, la Twerking Queen non dà il meglio di sé, nonostante non abbia rinunciato alla sua signature move.

PINGUINI TATTICI NUCLEARI, RINGO STARR – Un’esplosione di energia giovanile al 100%, la band bergamasca esordisce col botto: convincente la prestazione di Riccardo Zanotti.

TOSCA, HO AMATO TUTTO – Esibizione emozionante ed intima, purtroppo lo stile sembra essere già visto e rivisto.

FRANCESCO GABBANI, VICEVERSA – Classica canzone pop italiana, cantata con molto trasporto e arricchita dal suo timbro vocale riconoscibile.

PAOLO JANNACCI, VOGLIO PARLARTI ADESSO – Testo bello, ma basato sui soliti cliché e dal punto di vista musicale ci si aspettava di più.

RANCORE, EDEN – La prestazione migliore della serata. Grazie alla sua scrittura e alla musica di Durdust.

JUNIOR CALLY, NO GRAZIE – Politicamente scorretto, quello che serve per rompere lo schema Sanremese.

GIORDANA ANGI, COME MIA MADRE – Canzone calzante per il suo stile. Brava, ma visto il suo talento potrebbe dare di più.

ENRICO NIGIOTTI, BACIAMI ADESSO – Performance tipicamente sanremese. Non stupisce, ma convince.

LEVANTE, TIKIBOMBOM – Cantautrice dal talento indiscutibile, evidente l’emozione, vinta grazie alla sua voce.


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