WLOG, ARTISTA MILANESE: IL SUO CONCERTO SUL TRAM ‘PARTYAMO’
Scritto da Redazione Radio Bocconi il 15 Febbraio 2020
wLOG è un artista milanese che ha cominciato a fare musica due anni fa. È cresciuto a Milano, anche se la sua casa si trova sulle montagne, a 1.300m di altitudine. Ci dice che abitare in montagna gli dona uno spazio ampio e tranquillo per la sua mente. La sua musica è stata descritta come prog, punk, elettronica, indie e pop, ma lui si rifiuta di rimanere in un solo genere.
Poche settimana fa, abbiamo avuto l’opportunità di andare al suo terzo concerto su un tram e vivere l’esperienza di ascoltare wLOG live, facendogli anche alcune domande. Prima di iniziare il concerto, wLOG ha parlato tranquillamente con chiunque si avvicinava a lui. E’ stato molto disponibile e non sembrava affatto nervoso per la performance della serata.
Di seguito, il testo dell’intervista.
Cosa significa il nome wLOG?
Il nome corrisponde in parte alla definizione di vlog: una registrazione dei tuoi pensieri, opinioni o esperienze, che condividi e pubblichi. Ho cambiato una lettera, perché wlog, anziché vlog, ha un significato personale e segreto per me, l’ho tatuato sul braccio. E’ perché la mia musica è personale e specifica, ma voglio condividerla con gli altri e lasciare che essa si applichi a molte persone. Tutti dovrebbero essere in grado di estrarre un messaggio dalle mie stesse esperienze. Anche se tutti i temi e testi sono ispirati a me.
Chi considereresti le tue maggiori influenze?
Tutta la musica punk, rock, ma soprattutto l’elettronica. E’ perché la musica elettronica ha una definizione così vaga, che racchiude in sé un genere di stile musicale molto diverso. I Kings of Leon, per esempio, sono un gruppo rock, ma anche elettronico. Specificamente: i Daft Punk, Jamiroquai, i Coldplay e i Kings of Leon.
Tutta la tua musica è musica per un solista, vorresti collaborare con qualcuno in futuro?
Non lo sto pianificando specificamente, ma sono aperto all’idea. Ho scritto per altre persone in passato, il chè mi ha permesso di esprimere le idee degli altri. Ora che sto facendo la mia musica, voglio concentrarmi sulle mie idee. Per ora, mi sento come se non avessi bisogno di nessun altro per diffondere la mia musica e le mie idee personali.
Scrivi i tuoi testi sullo strumentale o adatti i tuoi testi allo strumentale?
Quando appare l’idea, i testi e lo strumentale avvengono insieme naturalmente. Ma questo non è mai il caso dell’intera canzone, solo per una parte specifica. Poi costruisco intorno a quella parte.
Hai pubblicato cinque canzoni negli ultimi dieci mesi e dieci mesi fa hai pubblicato il tuo primo album; puoi dirci qualcosa riguardo ad un prossimo progetto?
Ho un nuovo EP, 4 o 5 canzoni, che uscirà in primavera. È quasi finito. Ho anche scritto un libro di poesie che ho finito l’anno scorso, ma non inizierò il suo processo di pubblicazione se non dopo l’EP.
Juan Orive