TUTTI PER 1 – 1 PER TUTTI

Scritto da il 20 Dicembre 2020

Per questo Natale potremo scordarci l’esperienza del film da famiglia in sala, solitamente contraddistinta da pellicole per ogni età, talvolta con cast che ritornano ciclicamente, altre con formazioni che si uniscono eccezionalmente, tutte con il medesimo obiettivo: portare il sorriso al cinema.

Non dobbiamo però abbatterci: neanche in un anno catastrofico (nemmeno David Lynch sarebbe riuscito a renderlo più complesso e allucinante, ndr.) questa nostra aspettativa verrà disattesa, essendo cambiata solamente la modalità di fruizione.

Infatti, Radio Bocconi ha preso parte alla video-conferenza di presentazione dell’atteso film di Giovanni Veronesi “Tutti per 1 -1 per tutti” che sarà disponibile per tutti gli abbonati Sky dal 25 Dicembre, che fortemente sottolinea l’intenzione della pay tv di portare il cinema da noi, quando il contrario (per ora) non è possibile.

Veronesi richiama parte del cast di all-star del suo precedente film (“Moschettieri del re – La penultima missione” del 2018) e ne inserisce altrettanti nuovi: Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea e Rocco Papaleo, affiancati da Margherita Buy e Federico Ielapi, riprendono in mano le spade.
A loro si aggiungono Giulia Michelini, Guido Caprino, Anna Ferzetti, Sara Ciocca e Giulio Scarpati.

Il regista ha già precedentemente lavorato ad una trilogia, con “Manuale D’Amore”, quindi la domanda su un altro possibile sequel sorge spontanea: in questa istanza Veronesi decide di rimanere sul misterioso, ribadendo che non è contrario all’idea, ma allo stesso tempo non considera nemmeno questo film come un sequel del precedente, nonostante il ritorno dei protagonisti.

Il rimando, infatti, rimane sempre il medesimo, ossia il celebre romanzo di Alexandre Dumas “I Tre Moschettieri”: a differenza del film precedente, la nostra storia inizia nell’estate appena trascorsa.
Due bambini innamorati (Ielapi e Ciocca), che vivono già l’imposta distanza sociale, sono costretti a separarsi ulteriormente quando lei scopre di dover tornare con la famiglia in Inghilterra: lo sconsolato protagonista si ritrova nostalgicamente a fantasticare mentre sfoglia il libro che entrambi amano, proprio l’opera di Dumas.

Inizia qui l’avventura fantastica: veniamo catapultati nel Seicento, dove i nostri tre moschettieri e il loro piccolo “buffone” devono impedire a tutti i costi che si compia un matrimonio forzato.
I veri punti di forza del film sono ovviamente la verve comica del trio principale (con menzione d’onore all’accento di Favino), al quale si aggiungono grandi performance; come Giulio Scarpati, del quale rimane ben poco di quello che ricordiamo, essendo privato di una mano, un occhio e una gamba, o Giulia Michelini, nei panni di ibrido tra un Tom Tom e un assistente vocale.

Il film più volte flirta con il demenziale, giocando spesso con rimandi attuali e double entendres, venendo più volte ribadita questa ricerca di libertà e fantasia, sia nel film che nella sala conferenza: come i personaggi riescono a svincolarsi dai loro giuramenti e riescono a sconfiggere “forze maggiori”, anche nella realtà viene esteso questo invito alla fuga dal reale.
Mastrandrea sottolinea brillantemente un altro punto, riassunto dallo stesso celebre motto degli spadaccini: muoversi collettivamente verso un ideale, per quanto la strada che ci porta ad esso possa apparirci spaventosa.

Data la nostra provenienza radiofonica, non possiamo fare a meno di sottolineare importanti momenti musicali nella pellicola.
Oltre a diversi lampi di improvvisazione canora, uno dei momenti chiave del film è accompagnato da “La Cura” di Franco Battiato, che ha assecondato la visione del regista e ha permesso per la prima volta l’utilizzo della sua canzone al cinema, elevando ulteriormente il climax finale.
Rimanendo sempre in questo ambito, va citato il grande cameo di Giuliano Sangiorgi nei panni di un casellante, che per il cast ricorda fortemente un giovane Lucio Dalla (e in un’epoca di riscoperta delle biopic, chissà…).

Nel suo complesso il film riesce in tutti gli obiettivi prefissati: per due ore ci alleggerisce da questo cupo Dicembre, ci ricorda, in chiave ironica, i magici personaggi di Dumas e presenta un prototipo di comicità non banale e sfaccettata, che permette un’esperienza ricca per tutte le fasce d’età.
Attendendo di scoprire le sorti future dei nostri eroi, o di un possibile spin-off sulle avventure della resiliente Tom Tom, ricordiamo l’appuntamento su Sky, il giorno di Natale, per non perdersi la prima visione di “Tutti per 1 -1 per tutti”.

 

Caterina Barbieri


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