UN’OVERDOSE DI… ZUCCHERO!

Scritto da il 8 Novembre 2019

 

Il cantautore Emiliano, al rientro tra il grande pubblico, accende la sala stampa con il nuovo album D.O.C.

Ieri, Giovedì 7 novembre, Milano ha avuto la fortuna di ascoltare l’anteprima del nuovo album di Zucchero SugarFornaciari. Nelle sale del locale Spirit de Milanè andato in scena l’ascolto del nuovo lavoro dell’artista, a cui è seguita una conferenza stampa tra una platea ricca di giornalisti entusiasti.

Anticipato dal primo singolo Freedom, oggi, venerdì 8 novembre esce in tutto il mondo “D.O.C.”, l’atteso disco di inediti di Zucchero. Tra gli artisti Italiani più apprezzati del mondo, con oltre 60 milioni di dischi venduti, torna a distanza di 3 anni dal precedente “Black Cat”, con un nuovo e sorprendente disco a “Denominazione d’Origine Controllata”. L’album contiene 11 brani e 3 bonus track, mostrando una versione di Zucchero autentica, genuina, che trasmette grinta ed energia.

Come afferma il cantante, il titolo lo ha fatto “tribolare”, non è stato facile trovare un nome per un album che, al suo interno, comprende generi che spaziano dal Soul al Pop, dal Blues al Gospel, il tutto con la consueta dose di Rock che da sempre accompagna i successi di Zucchero. È proprio la ricerca di nuove sonorità che stupisce; In questo nuovo disco, Zucchero sperimenta il mondo dell’elettronica, collaborando anche con produttori esperti che hanno assistito artisti del calibro di Avicii. L’influsso della disco music elettronica è ad esempio evidente nel nuovo singolo “Soul Mama”, canzone ritmata, emblema di uno Zucchero vecchio stile che prova a tornare alla ribalta puntando su sonorità Blues e Soul, innovando però la sua musica grazie a quel pizzico di elettronica che può rendere il singolo uno dei più trasmessi dell’album.

Le collaborazioni non si limitano però ai moderni suoni dell’elettronica. Anche i più tradizionalisti amanti delle parole e della musica d’autore possono dormire sonni tranquilli; Zucchero, nel disco collabora infatti con parolieri storici come l’amico Francesco De Gregori (nella canzone “Tempo al Tempo”) e Davide Van De Sfroos (in “Testa o Croce”). Il risultato non può che essere una fusione di stili da cui emergono le sonorità di Sugare l’unicità dei testi frutto della vena creativa di 3 grandi cantautori.

È uno Zucchero solare e positivo quello che abbiamo ascoltato alla conferenza, stimolato anche da una location perfetta per enfatizzare le caratteristiche dell’artista, con spazi ampi e un design a metà tra il vintage italiano e il classico Comedy Pubamericano. Commentando il brano “Spirito nel Buio”, l’artista racconta che sta intraprendendo un percorso di redenzione, avvicinandosi a qualcosa di superiore. Fornaciari, da sempre Ateo, specifica che non necessariamente si riferisce ad una religione, quanto più a qualcosa di astratto, uno spirito magari; è importante, aggiunge, credere che ci sia qualcuno vicino, in modo che anche di fronte ai mali di oggi si possa sempre vedere una luce in fondo al tunnel. Sorprendente come, tutto questo, sia accompagnato da un arrangiamento Funky, con qualche venatura Gospel che rende “Spirito nel Buio” uno dei brani portanti dell’album.

Durante la conferenza non mancano i riferimenti all’attualità, agli scenari politici internazionali (definizione povera di significato per Zucchero secondo cui, parafrasando il commento, non significa niente), e ad alcuni problemi che toccano i tempi moderni. Immediato il collegamento con le tracce “Vittime del Cool”e “Badaboom (Bel Paese)”, brani che, con un ritmo Rock-Funky mirano a sottolineare alcuni problemi della società di oggi. Il primo, in particolare, punta il dito verso le persone che sentono l’esigenza di uniformarsi alle mode, di confondersi nel gregge finendo quindi vittime del Cool,invitando a non farsi condizionare e a mantenere l’unicità che contraddistingue ognuno di noi. “Badaboom”è invece una simpatica denuncia sociale fatta attraverso quella che sembra essere una conversazione con un amico, reo di non accorgersi che il Bel Paese sta cambiando. <<L’Italia sarà anche magica, ma è stata resa tale da geni venuti prima di noi >>afferma l’artista; arte, cultura e tradizioni sono ormai un ricordo e sono passate in secondo piano davanti a scandali e corruzione, in un Paese dove l’unica arte a sopravvivere è quella subdola della politica. Quindi, conclude, bisogna stare attenti perché basta un attimo e… Badaboom, la “pentola” rischia di esplodere.

Da non perdere, infine, la tournée mondiale che vedrà coinvolto Zucchero da aprile 2020. L’esuberante artista si esibirà All Around the World; partendo dal famoso festival musicale australiano di Byron Baye passando per la prestigiosa Royal Albert Halldi Londa, Zucchero approderà in Italia il 22 settembre 2020, nella città di Verona. Qui nella magica cornice dell’Arena, che Zucchero stesso definisce <<uno dei migliori posti al mondo per fare musica >>andrà in scena un one man show sotto le stelle per ben 12 date consecutive. I fans possono quindi stare tranquilli dato che, siglando questo nuovo record di spettacoli (sia per lui che per l’Arena), anche i più ritardatari non rischiano di rimanere senza biglietto. Che dire, Chapeau!

                                                                                                        

Giacomo Pora


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