Giffoni Film Festival – Quinto giorno
Scritto da Redazione Radio Bocconi il 24 Luglio 2019
Ebbene sì, siamo arrivati a metà strada del nostro viaggio qui a Giffoni Experience 2019, perché anche il quinto giorno si è ormai concluso.
Oggi 23 Luglio abbiamo avuto l’onore di ospitare qui al Film Festival un attore di fama internazionale che tutti i suoi fan, e non, aspettavano da tanto: Evan Peters! Classe ’87, tra i suoi successi ricordiamo “Kick-Ass”, Quicksilver nella saga degli X-Men e, ovviamente, i controversi personaggi della serie tv “American Horror Story”. Peters, puntualissimo ad ogni suo appuntamento della giornata, ha incontrato il pubblico in sala Lumiere, rispondendo ad ogni domanda per un’ora intera, sempre con il sorriso, la dolcezza e la semplicità che lo caratterizzano. I fan sono stati entusiasti di scoprire una persona così umile e disponibile dietro ciò che loro considerano un idolo, un modello, come dimostrano i loro sorrisi, il tremore alla voce e gli occhi lucidi visibili tra la folla. L’attore si è rivelato una persona insicura, che ha imparato ad essere se stesso e dire sempre quello che pensa per vincere le sue paure. Dopo aver parlato della sua collaborazione con Lady Gaga (“Una persona davvero figa!”), del film “American Animals” e della sua partecipazione al gruppo degli X-men (“Oh mio dio oh mio dio ero così eccitato!”), ha speso parte del suo tempo per descrivere l’importanza e il ruolo nella società attuale della innovativa e attuale serie, diretta da Ryan Murphy, “Pose”. “Ci dovrebbero essere più serie TV così”, ha ribadito Evan Peters, sottolineando come la rappresentazione nel cinema della comunità LGBTQ+ sia di vitale importanza per combattere l’emarginazione sociale e creare un’unione che faccia anche da scudo alle politiche di stampo conservatore. Dopo esser stato indeciso sulla risposta da dare a “Quale caratteristica prenderesti da un tuo personaggio e quale caratteristica tua daresti ad uno dei tuoi personaggi?”, l’attore ha terminato l’incontro con una massima suggeritagli da Sarah Paulson, sua collega in American Horror Story e grande amica: “Fake it ‘till you make it”, tieni duro, fingi di essere sicuro di te prima di gettarti su ogni nuova esperienza, fin quando ciò non diverrà naturale ed immediato.
Il pomeriggio ha portato a Giffoni una ventata di Salento, a seguito dell’incontro con i Boomdabash alla Masterclass Music. I Boomdabash sono una delle migliori raggae band d’Italia, nati nel lontano 2002, ma arrivati alla vetta del successo soltanto tra il 2015 e il 2017, con canzoni come “Il solito Italiano” e “Portami con te”. Un gruppo di amici capace di capire dove va la musica nel momento giusto, producendo opere di indiscusso successo che si aprono su panorami musicali diversificati. Il segreto dietro le loro collaborazioni? “Sicuramente una grande amicizia”, ma a volte la produzione è la prima parte, in seguito si cerca la voce più adatta, come hanno ben spiegato. Anticipare i tempi è ormai elemento distintivo del loro stile musicale: l’importante è guardare al futuro, fare sempre l’opposto di ciò che gli altri fanno, distinguersi con i propri toni e colori unici. Il dibattito è volto al termine con una considerazione sui fan, “Parte importantissima di quello che facciamo, del nostro lavoro”, sul processo di scrittura di canzoni e sulla lingua utilizzata: “Se il pezzo è bello va, non importa se tu stia cantando in italiano o in inglese”, hanno concluso così i ragazzi.
Anteprima di questa giornata, presentata dal regista e dal cast al completo, nel quale di spicco è la presenza di Marco D’Amore, è “Dolcissime”. Il film racconta la storia di tre amiche inseparabili, costrette a fare i conti con i loro chili di troppo, tra disapprovazioni e risatine nei corridoi scolastici. Una storia emozionante, che lascia il pubblico con il fiato sospeso fino alla fine, sull’onda di un forte legame affettivo che va oltre qualsiasi avversità.
Il concerto serale è stato aperto da Fred De Palma, pseudonimo di Federico Palana, rapper della classe ’89, conosciuto per il suo freestyle e per la sua partecipazione a Spit 2012, la stessa edizione nella quale Shade, già incontrato nei giorni precedenti, ha raggiunto la vetta. Tra i suoi successi, la recentissima “D’estate non vale” e “Una volta ancora”, entrambe in collaborazione con Ana Mena. I Boomdabash hanno successivamente conquistato la folla con il loro calore e l’esuberante potenza, richiamando un’immensa folla che ha completamente bloccato ogni accesso alla piazza Lumiere, lottando per conquistare un posto in prima fila.
Possiamo benissimo concludere che elementi portante di questo Festival siano l’unione, la calorosità e l’immensa forza, elementi che caratterizzano non solo gli ospiti, ma i giurati stessi, veri protagonisti di quello che nasce come Festival del Cinema per ragazzi ma che, proprio come i ragazzi, cresce con loro, anno dopo anno, diventando sempre più completo e importante, al pari di tutti gli altri festival del cinema sul piano nazionale e mondiale.
Rebecca De Filippis
Foto: Chiara Napoli