Giulia Casieri – Come stai?
Scritto da BocconiADMIN il 3 Febbraio 2018
“Come Stai?” Ce lo chiediamo spesso, in continuazione, è una domanda retorica, non perché la sua risposta sia predeterminata, ma per la leggerezza con cui viene posta alle persone. Giulia, però, non è come tutti gli altri, Giulia sa benissimo come sta e come è stata, lei non dà nulla per scontato, anzi ci ha scritto una canzone e con questa è alle fasi finali della sessantottesima edizione del festival della canzone italiana.
Un traguardo non da poco per una ragazzina, classe ’95, nata nei dintorni di Milano. In poco più di tre anni di studi musicali Giulia ha realizzato tre singoli, di cui uno già rivelatosi di altissimo livello.
La svolta della sua carriera è stata l’incontro fortuito con Eros Ramazzotti, il quale la introduce all’accademia vocale di Francesco Rapaccioli e Paola Folli di Milano. Nel 2014 Giulia conosce Frequenze Studio dove entra in contatto con il suo gruppo musicale gli Up2Funk. Soul, funky e black music sono i generi più apprezzati e ascoltati dalla giovane cantautrice, che infatti inizia la sua carriera in giro per i locali con la band, proponendo classici di Emy Winehouse e Etta James. La sua è una voce molto calda, dalle basse frequenze, precisa e penetrante, sicuramente adatta al brano autobiografico alquanto emozionante. Un testo in crescendo, che nell’ultima strofa trova tutta la sua rabbia. Rabbia per quella maledetta domanda retorica, che ricevuta in un momento di debolezza non può che far bene e ingannare contemporaneamente. “Non basta chiedermi come stai / tu non sei qui per me / tu sei solo qui per te / ma ti ripeto che non mi basta chiedermi come stai…”.
Andando a scavare nella vita di Giulia si scopre che sono la sua riservatezza e indiscrezione a dar vita all’artista che c’è in lei. La giovane autrice è una ragazza che arrossisce facilmente ma che ama raccontare e raccontarsi, scrivere, non solo in prosa, e soprattutto ama cantare. Il mix di tutto questo ha fatto nascere una cantante che sul palco da’ il meglio di sé, si libera da tutte le paure e domina il pubblico con i suoi brani. E’ capitato anche che si sia emozionata al termine del brano, perché quella canzone è parte della sua vita, della sua rabbia, delle sue emozioni e perché infondo rimane sempre sé stessa.
Nel il brano scelto a Sanremo Giulia si è servita dell’esperto Andrea Ravasio per la produzione artistica ed esecutiva. Il producer è stato capace di esaltare le note di Giulia con una semplicissima chitarra in battere, accompagnata da una tastiera lievemente effettata che quasi riporta la mente agli organi hammond ormai non più in voga. Un sound non troppo articolato, che rispecchia perfettamente i gusti della signorina Casieri e ne esalta magicamente il timbro.
Essendo giovanissima, purtroppo non c’è altro da raccontare, ma sicuramente durante e dopo il festival il suo nome lo si troverà un po’ dovunque. Non ci resta che aspettare e ascoltare attentamente cosa accadrà sul palco dell’Ariston. Buona fortuna Giulia!