LOVESICK DI TREDICI PIETRO & LIL BUSSO – FUORI ORA
Scritto da Redazione Radio Bocconi il 2 Dicembre 2022
Questo venerdì 2 Dicembre è in uscita per Sony Music Italy “Lovesick”, il nuovo album di Pietro Morandi e Nicola Bussolini, in arte Tredici Pietro & Lil Busso. Per quanti ascoltano rap italiano, un joint album ad opera di questi due artisti era forse tra le collaborazioni più telefonate che la scena potesse offrirci. Ma attenzione: “telefonata” non vuol dire banale, semplicemente prevedibile. Questo, paradossalmente ma inevitabilmente, gonfia le aspettative. Tuttavia, Pietro e Nicola passano a pieni voti, il che rende la perfetta sintesi tra varietà e coerenza sonora di “Lovesick” un successo dal calibro ancora maggiore.
Le carte in tavola per un progetto valido, effettivamente, c’erano già tutte. Entrambi bolognesi, amici da anni, ed in perfetta sintonia artistica – come dimostrato dall’ottima riuscita dei featuring realizzati finora – i due artisti hanno saputo costruire l’uno sui punti di forza dell’altro. Titolo e concept dell’album sono nati solo in un secondo momento; il progetto era partito proprio per celebrare il loro lungo sodalizio artistico. Pietro si è a lungo distinto per il suo estro lirico, combinato ad un background più prettamente hip-hop, entrambi aspetti chiaramente riconoscibili già dal suo debut album “Assurdo”; Busso fornisce il contraltare perfetto, essendo da sempre più attento alle sonorità e al “groove” di un pezzo – tanto che Pietro stesso ha usato nei suoi confronti l’aggettivo “melodista”. Testi e linee melodiche raggiungono quindi una perfetta e spontanea sinergia, trovando il proprio sweet spot nelle sonorità d’influenza estera che compongono il disco.
In Italia si stanno, infatti, timidamente affacciando generi da tempo presenti negli ambienti della tech-house e, più in generale, della “Dj-music” europea. L’urban d’oltralpe e americano sta già progressivamente assorbendo queste influenze, come nel caso del cosiddetto “Jersey Club Rap” degli ultimi anni, definita da Pietro una sorta di “cassa dritta su steroidi”. Un raro esempio italiano di questo genere è la outro di “STURDY”, la recente hit di Rondodasosa. Agli occhi dei due artisti, l’Italia è solo leggermente indietro nell’evoluzione delle tendenze musicali e, tra gli obiettivi, c’è quindi anche quello di arrivare in anticipo sul trend. D’altronde, il copione è molto simile a quanto già visto nel 2016 e nel 2020 con l’arrivo, rispettivamente, di trap e drill.
Da lodare a tal proposito anche la scelta delle produzioni. Ben otto su dieci sono state affidate a Sedd (@sedd_me su Instagram), un producer romano emergente; le altre due sono ad opera di Bdope (@bdopemusic) e Lvnar (@prodbylvnar). In aggiunta alla ricercatezza del suono, che ha sicuramente spinto in una precisa direzione, gli artisti hanno rimarcato l’importanza di un rapporto umano alla base della collaborazione, valore d’altronde alla base del progetto stesso. In altre parole, trovare la strumentale giusta non è solo un discorso di suono; è necessario innanzitutto lavorare con dei “fratelli”.
Il risultato complessivo è esaltante. “SI O NO”, la intro del disco, guida e trascina fin da subito l’ascoltatore nel mood che Pietro e Nicola vogliono offrire, e propone una cartina al tornasole dei temi e della varietà di suono presenti nell’album. Il singolo “SARA E SABRINA” realizzato in collaborazione con DissGacha, artista dall’estetica molto compatibile con il duo, rappresenta una sorpresa estremamente piacevole. Nato come provino freestyle dalla strofa di Busso ed inizialmente escluso dalla tracklist, nella versione finale si rivela un puro banger e finisce per essere ripescato. La scelta è ancor più significativa, tenendo presente che il disco si compone di sole otto tracce, suggerendo una corposa scrematura alla ricerca della piena soddisfazione nel prodotto finale.
Il disco è stato, infatti, lavorato incessantemente durante la scorsa estate, dalla fine di Giugno – il che può forse anche spiegarne la precisa coerenza sonora. Le giornate passate in studio hanno naturalmente sospinto i due verso il concept: ritrovarsi “Lovesick” (titolo ripreso dall’omonima traccia di Mura Masa), malati d’amore, è il risultato di lunghe e travagliate situazioni sentimentali estive. L’amore e la sofferenza che ne deriva costituiscono il fil rouge del progetto, che prende forma in comportamenti sregolati, scelte avventate, sbilanciate, colmando in abusi emotivi e dipendenze. Il fulcro del disco è quindi il confronto dell’incapacità di gestire i propri sentimenti, una caratteristica condivisa dai due artisti.
In particolare, Pietro è da poco uscito da una relazione di sei anni (su 25 totali di vita): la title-track “LOVESICK” e buona parte del disco cercano quindi di trovare un modo di affrontare una transizione così pesante e significativa. Il notevole valore aggiunto da questo punto di vista è proprio il rapporto con Nicola che, conoscendo la storia da vicino, ha saputo offrire una prospettiva esterna sulle stesse situazioni che Pietro viveva personalmente. La forza della loro amicizia è un tema ricorrente, ed è questa che permette loro trasparenza, sincerità e concretezza nella stesura delle tracce. Il disco, quindi, riesce nel suo scopo di essere una medicina per il mal d’amore? Se una soluzione semplice esistesse, forse non servirebbe un album a riguardo. Certo è che, alle volte, nulla è meglio di poter contare su un buon amico.
Matteo Pozzi