SANREMO – CONFERENZA STAMPA DI IRAMA
Scritto da Redazione Radio Bocconi il 3 Febbraio 2022
Irama incanta l’Ariston nella seconda serata del festival di Sanremo portando sul palco “Ovunque sarai”, un brano decisamente molto introspettivo, dedicato ad una persona che non c’è più. La ballata in crescendo lascia spazio alla potente voce dell’artista, che si dimostra capace di spaziare, passando da canzoni più ballabili come “La genesi del tuo colore”, in gara lo scorso anno al festival, canzone che ha ottenuto il quinto posto, a composizioni più toccanti come questa.
E, sebbene i due brani ad un primo ascolto possano sembrare molto distanti, hanno in comune molti aspetti, soprattutto dal punto di vista del testo: una poesia struggente. In entrambe le canzoni viene usato un linguaggio molto evocativo, si fa riferimento ai colori, alle lacrime, all’anima. “La Genesi del Tuo Colore” – afferma l’artista – ha soltanto un abito diverso, come può essere per “Papaoutai” di Stromae.
L’arte, dice Irama, nasce in primis come uno stimolo puramente egoistico, in quanto è un bisogno di esternare qualcosa che si ha dentro; solo in un secondo momento diventa condivisione con gli altri. Proprio il direttore artistico del festival ha voluto che Irama portasse sull’Ariston un brano così intimo, così che chi lo ascolta possa farlo proprio, rivederci un proprio caro.
Volontà che ha trovato un riscontro positivo nel pubblico, in quanto l’artista stesso ha avuto modo di ascoltare le opinioni dei suoi colleghi e dei suoi fan, soprattutto tramite i social.
La canzone in gara presenta un forte legame con la natura, elemento imprescindibile nonostante la continua evoluzione dell’uomo; Irama racconta di aver scritto il testo di questa canzone proprio mentre si trovava immerso nella natura. Quest’ultima è parte integrante del video musicale, realizzato da Enea Colombi, che accompagna la canzone, dove il fuoco, la neve e gli alberi sono un richiamo alla spiritualità, mentre la scelta del bianco e nero conferisce importanza e serietà alle immagini.
In merito all’esibizione di ieri sera e alle aspettative per il festival, Irama, che è reduce di un festival a cui non ha potuto partecipare esibendosi direttamente sul palco, si dichiara soddisfatto dei risultati ottenuti e spera che anche quest’edizione di Sanremo lo porti a raggiungere nuovi obiettivi. È importante – afferma l’artista – che questa canzone venga ascoltata e non solo sentita, così che possa arrivare nella sua purezza. Spesso, infatti, ci si ferma alla superficie delle cose che ci circondano, continuamente bombardati da tantissima altra musica.
“Il giorno in cui ho smesso di pensare” è il titolo dell’album che uscirà il 25 febbraio, album che già dal titolo si rivela essere provocatorio: è impossibile smettere di pensare (anche se spesso lo vorremmo) e per l’artista pensare significa scavarsi dentro. Le canzoni che troveremo nell’album sono l’espressione di quello che Irama ha trovato dentro di sé.
Dalle anticipazioni rilasciate dall’artista, ci si aspetta un album eclettico, molto variegato in termini di sonorità, produzioni e collaborazioni, che non saranno solo italiane ma anche straniere, un “connubio di culture”. “Ovunque sarai” costituisce proprio l’outro del disco, poiché da subito è stata vista sia da Irama che dai produttori come tale. Al contrario, l’intro attinge dalla tradizione gospel, come era accaduto in passato per “La ragazza con il cuore di latta”.
Nella serata delle cover Irama si esibirà insieme a Gianluca Grignani ed insieme canteranno “La mia storia tra le dita”. Questa collaborazione è dovuta alla stima che Irama prova per l’autore della canzone e per la similarità in quanto a linguaggio metaforico che egli stesso rivede.
Auguriamo un grande in bocca al lupo a Irama per le restanti serate del festival di Sanremo, per il suo nuovo disco e per la sua carriera.
Edoardo Morresi