SANREMO – CONFERENZA STAMPA DI MICHELE BRAVI
Scritto da Redazione Radio Bocconi il 3 Febbraio 2022
Tra i cantanti che si sono esibiti durante la prima serata del Festival di Sanremo c’è Michele Bravi che, con la sua “Inverno dei fiori”, ci trasporta in un mondo magico, fatto di emozioni, gentilezza ed empatia, parole chiave per la lettura di questo brano.
Si tratta, infatti, di una dichiarazione d’amore dei tempi moderni, caratterizzati da un costante “disimparare”. Negli ultimi anni ci siamo ritrovati tutti ad affrontare nuove dinamiche, nuove situazioni, nuovi pensieri, che si sono trasformati in una nuova quotidianità ed è un concetto che si sublima nella nostra difficoltà nel creare intrecci umani. Ed è così, attraverso la musica e le parole, che Michele Bravi vuole cogliere l’opportunità di raccontare i legami affettivi. L’artista vede una grandissima metafora del senso dell’amore, nella fioritura dei fiori invernali, fiori che riescono a spezzare la neve e a raccontare i loro colori al mondo. Michele Bravi ci parla della leggenda del Calicanto, albero completamente spoglio in inverno ma che, dopo aver dato riparo dal freddo ad un pettirosso, per la prima volta riesce a fiorire anche d’inverno.
Riguardo al videoclip del brano, disponibile su Youtube dal 2 febbraio, il cantante dice di aver avuto l’intenzione di immergersi totalmente nella creatività, tanto da essere per la prima volta anche alla regia di un suo video. Il videoclip ha come intento quello di rappresentare il vivere la solitudine attraverso le stagioni e il legale floreale che la musica, silenziosamente, riesce a creare. Vi è una metamorfosi finale dei fiori, una richiesta di aiuto: tutti noi speriamo di rifiorire e di avere vicino qualcuno che rifiorisca grazie alla nostra presenza.
Centrale è vedere nella gentilezza un seme della rinascita.
Durante la conferenza stampa non manca una menzione alla scelta stilistica degli abiti. Il designer Fausto Puglisi, della maison Cavalli, è riuscito a ricavare una traduzione sartoriale del brano. La moda, d’altronde, non è altro che uno dei tanti modi per esprimere l’arte.
Benché sia la sua seconda volta in gara, Michele Bravi quest’anno vive il festival con una valenza doppia. Da un lato, infatti è senza dubbio una grande soddisfazione personale essere presente al festival più importante della musica italiana, che rappresenta il miglior strumento attraverso cui far ascoltare la propria musica al pubblico più trasversale che esista. Dall’altro, secondo l’artista, questo Sanremo ha uno dei cast più belli di sempre, estremamente variegato, una bellissima opportunità per avere uno scambio artistico ed entrare nella visione creativa degli altri.
Viene, poi, presentata la cover scelta per la serata di venerdì: “Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi”. Per Michele Bravi era importante creare un momento celebrativo per le nuove generazioni che potranno, in questo modo, cogliere la bellezza della tradizione musicale lasciataci da Mogol e Battisti e, contemporaneamente, far rivivere al pubblico un momento di nostalgica bellezza.
Lasciando spazio alle nostre domande, l’artista confessa di non sentire la competitività e il peso delle classifiche, perché la bellezza del cast surclassa qualsiasi preoccupazione. Sicuramente, come ci tiene a ricordare Bravi, il primo Sanremo de “Il diario degli errori” (2017), era stato vissuto con molta più tensione. Quest’anno l’ansia lascia spazio ad un’immensa gratitudine e riconoscenza per avere l’opportunità di esibirsi all’Ariston.
Concludendo, parla di “attaccare un pezzo della propria vita ad una canzone” per descrivere la sensazione di essere presente su un palco, raccontandosi in ogni sfaccettatura, senza giudicarsi troppo, immergersi nella dedizione creativa senza limiti e pregiudizi e lasciare che il proprio corpo sia un tramite, un modo per regalare e vivere un’emozione.
Caterina Nastasi e Francesca Pellicano