Alice Caioli – Specchi rotti
Scritto da BocconiADMIN il 31 Gennaio 2018
Alice è stata catapultata nel suo mondo delle meraviglie, arrivando in finale ad Area Sanremo 2017 ed avendo così la possibilità di giocarsi le sue carte sul palco dell’Ariston per la categoria giovani.
A suo dire si tratta di un traguardo inaspettato, tuttavia la ventiduenne proveniente dalla provincia di Messina non sembra essere nuova ai riflettori del palcoscenico. Dopo un’infanzia resa difficoltosa dal divorzio dei genitori, nel 2010 partecipa alla prima edizione di “Io Canto” e due soli anni dopo raggiunge la finale di “Grandi festival Italiani”. Tra le altre, nel 2013 ha partecipato ai provini di X-factor e si è laureata campionessa di danze standard e latino americane.
Un curriculum vitae già ricco di esperienze, ma Alice non vede l’ora di esibirsi sul palco del Festival dei festival.
Il brano che Alice ha scelto per presentarsi si intitola “Specchi Rotti”, prodotto in collaborazione con la Round 35 Music e scritto dalla stessa cantante con l’ausilio di Paolo Muscolino. La traccia è senza dubbio molto intima. “Ogni volta che mi guardo allo specchio tendo sempre a volermi vedere perfetta, in realtà non mi vedo perfetta ma mi vedo molto frammentata per una serie di fatti che sono accaduti nella mia vita. La canzone parla del mio rapporto con papà e di quanto è stato difficile durante la mia adolescenza non poterlo vivere. Del fatto che sono stata una ragazza molto ribelle, ho fatto un sacco di casini ma grazie a mia madre sono riuscita a tirarmi fuori dalle strade sbagliate”, ha confessato Alice ai microfoni di RTL parlando del suo brano. Sicuramente il brano fa proprio un testo profondo, dal quale si evince la confusione che Alice deve aver provato in quegli anni.
La sua voce sa essere molto delicata ma allo stesso tempo potente quando necessario, il suo timbro è molto accattivante e mi verrebbe da dire che a tratti la sua voce sembra “rotta” e graffiata, peculiarità che la rendono inconfondibile. Per quanto riguarda l’arrangiamento del brano prescelto si può dire che rispecchi i canoni sanremesi, una chitarra arpeggia una progressione di accordi base mentre un sottofondo di archi cresce sempre più; Alice canta su due ottave a seconda che ci si trovi nella strofa o nel ritornello. Da questo punto di vista nulla di innovativo o rivoluzionario per quanto concerne la musica italiana popolare, tuttavia la ragazza ha molta grinta e di certo non deluderà le nostre aspettative.
A prescindere da come si concluderà quest’avventura, Alice ha in serbo un nuovo album che dovrebbe essere rilasciato subito dopo il Festival. Il lavoro consta di dodici tracce ed è prodotto da Davide Maggioni, per la stesura dei testi ha avuto la possibilità di lavorare con Andrea Maistrelli e Francesco Guasti. Si tratterà a suo dire di un album un dal sapore borderline, con la presenza di influenze R n’ B, rap ma anche di ballad, un lavoro dunque eclettico che rappresenta la sua natura instancabile.
A cura di Francesco Oreste