LAMB
Scritto da Redazione Radio Bocconi il 23 Marzo 2022
Giovedì, 22 marzo.
Abbiamo avuto la fortuna di poter assistere all’anteprima stampa del film “Lamb” tenutasi al Cinema Anteo di Milano.
Il debutto alla regia dell’islandese Valdimar Jóhannsson con protagonisti la stella del cinema scandinavo Noomi Rapace e Hilmir Snær Guðnason è distribuito da Wanted Cinema e sarà disponibile nelle sale italiane a partire dal 31 marzo.
La vittoria del premio “Un Certain Regard” nella scorsa edizione di Cannes aveva precedentemente spianato la strada per una diffusione globale: complice anche del rilievo del distributore statunitense A24, il film è già stato enormemente apprezzato in Nord America. Inoltre, l’opera prima di Jóhannsson è stata inserita nella short-list per “Miglior Film Straniero” ai presenti Academy Awards, ossia la selezione dei nove film presi in considerazione per la scelta della cinquina finalista.
Il lungometraggio è ambientato nel Nord dell’Islanda, non lontano dalla terra natia del regista: nella videoconferenza, tenutasi immediatamente dopo la proiezione, Jóhannsson ha affermato di aver cercato a lungo il luogo ideale, disegnando e costruendo modellini della sua “dream farm” e mandandoli a tutti i contadini dell’isola. Il risultato è una casa di campagna isolata all’interno di una verdissima valle costeggiata da rilievi montuosi, ambientazione perfetta per una giovane coppia che è destinata a vivere una storia senza precedenti, lontana dall’artificialità della città e volutamente sospesa nel tempo.
Il primo atto inizia in sordina, quasi in completo silenzio, abituando lo spettatore alla monotona vita di campagna dei protagonisti Maria e Ingvar. Solo dopo qualche tempo si svela il terzo inusuale protagonista della storia: una delle pecore allevate dalla coppia dà alla luce un’inusuale creatura, a metà tra il genere umano e ovino che, con enorme stupore per tutti, viene cresciuta dai coniugi come loro figlia naturale.
Il film, come la narrazione, racconta una storia attraverso poche parole, lasciando volutamente il suo messaggio libero di essere interpretato dal pubblico: a metà tra “Rosemary’s Baby” e “Midsommar”, “Lamb” tratta, attraverso allegorie e simboli, i temi della genitorialità, del lutto e dell’eventuale accettazione di esso, ricadendo infine sull’eterna questione della famiglia di sangue o di fatto. Sono molteplici i riferimenti al folklore scandinavo, sebbene questa storia non sia esplicitamente tratta da alcun racconto, bensì sia frutto sia della fantasia, che di una ricerca durata anni, attraverso dipinti, musica, letteratura e tradizione orale.
Uno dei pochi espedienti comici utilizzati è legato all’ambito musicale: poco prima del climax finale, i protagonisti ballano buffamente davanti alla televisione sulle note di una vecchia hit dance del fratello di Ingvar. Il regista ha rivelato la sua eterna volontà di creare videoclip musicali, realizzatasi per pochi istanti in “Lamb” attraverso la collaborazione con la band Hatari, che abbiamo seguito all’Eurovision Song Contest del 2019 in rappresentanza dell’Islanda stessa.
I numeri al botteghino mondiale parlano da soli (miglior risultato nella prima settimana per un film islandese negli Stati Uniti) e, indubbiamente, questo sconcertante titolo saprà conquistare un’audience tipicamente abituata al gusto europeo.
In conclusione, ringraziamo nuovamente Parole & Dintorni per l’invito e il Cinema Anteo per l’imperdibile evento.
Caterina Barbieri