“DISCOVER”: ZUCCHERO E LE SUE ANIME

Scritto da il 17 Novembre 2021

Se Rimbaud affermava, “je est un autre” per descrivere l’intenzionale allontanamento dell’io soggettivo che, con occhi incantati e attenti, si lascia contaminare da tutto ciò che è al di fuori di sé, posso dire, senza nemmeno azzardare troppo, che mi è venuto spontaneo fare un collegamento mentale con Zucchero e il suo nuovo progetto musicale.

Da sempre, infatti, Zucchero è conosciuto per la sua immensa capacità nel saper coniugare due anime musicali differenti: la tradizione melodica italiana e le influenze afroamericane. Parliamo di un artista assolutamente internazionale che, giusto per fare qualche numero, ha suonato in 5 continenti, 69 Stati e 628 città. Tutto ciò non fa altro che dimostrare quanto, direttamente e non, abbia sentito le influenze di varie culture nel corso della sua carriera.

E’ proprio nel suo ultimo lavoro discografico, “Discover”, che rende pubbliche a tutti le sue passioni musicali, presentando 18 cover di canzoni che, non soltanto ama, ma che sente come sue.

“Sono partito pensando a quando suonavo nei club i primi tempi, quando non dovevamo suonare per fare ballare la gente, facevamo Genesis, Pink Floyd, partendo da là fino ai giorni nostri ho buttato giù 500 titoli”, in seguito, facendo un’attenta scrematura, ha scelto le tracce che più sentiva adatte a lui. “E’ un disco mio, anche se le canzoni che contiene non sono state scritte da me”, spiega l’artista.

Da notare è sicuramente la scelta originale di inserire artisti del calibro di Bono ed Elisa in due tracce, rispettivamente “Canta la vita (No Time for Love like Now)” e “Luce (Tramonti a nord est)”, non per fare dei classici duetti, ma più come accompagnatori, portatori di colore (e calore), tanto da poterli ascoltare solo verso la fine dei brani o come cori.

Un altro incontro di voci è quello con Mahmood in “Natural Blues”, dove non si può non notare l’impronta soul lasciata dall’alternarsi delle loro voci. Ed è proprio la voce di Mahmood oggetto di complimenti da parte del cantautore, “Ho sempre pensato che fosse un talento, sin dal primo ascolto a Sanremo Giovani, per i fraseggi, i grappoli di note molto fluidi”.

Impossibile non menzionare anche il duetto virtuale con Fabrizio De André in “Ho visto Nina Volare”, che Zucchero definisce un vero e proprio cameo, perché la voce di De André entra proprio nel momento adatto per emozionare, dando la giusta enfasi alla melodia.

Potrei continuare a descrivere singolarmente ogni cover eseguita da Zucchero o raccontare anche simpatici aneddoti su ogni canzone che ho avuto il piacere di ascoltare dall’artista stesso, ma credo sia più incisivo trascrivere l’intera tracklist, in modo che possiate rendervi conto del grande lavoro compiuto (e magari ascoltarle dalla mezzanotte di venerdì 19 Novembre in tutte le piattaforme digitali).

Tracklist della versione standard di “DISCOVER”:

  • Amore adesso (No Time for Love Like Now)
  • Canta la vita (Let Your Love Be Known) con BONO
  • The scientist
  • Wicked game
  • Luce (Tramonti a Nord Est) feat ELISA
  • Follow you follow me
  • Natural blues feat MAHMOOD
  • Fiore di maggio
  • Human
  • Con te partirò
  • High flyin’ bird
  • Ho visto Nina volare feat FABRIZIO DE ANDRÉ
  • Lost boys calling

5 tracce bonus in esclusiva per la VERSIONE BOX di “DISCOVER”:

  • Old Town Road
  • Motherless Child
  • Lotus Flower feat HOTEI
  • Silent Night
  • Everybody’s Got To Learn Sometime feat BEN ZUCKER

Sarà forse solo dopo l’ascolto dell’album che potrete capirmi quando dico che è in un artista come Zucchero che si esplica la musica nelle sue più svariate forme. Essa, anche quando non trasmette un messaggio specifico ed univoco, si pone come elemento metalinguistico che trascende le singole culture, per diventare, così, mezzo di connessione e comunione.

“La musica non è mai sola”, in realtà, nemmeno noi con essa.

Caterina Nastasi


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