Eva – Cosa ti salverà
Scritto da BocconiADMIN il 15 Gennaio 2018
Cantante, autrice, musicista, tatuatrice: Eva e i suoi capelli rossi avevano conquistato il mio cuore già a partire dalle audizioni di X Factor 2016. Rivederla sul palco di Sarà Sanremo con la sua aria dolce e allo stesso tempo ‘supercazzuta’ mi ha fatto emozionare, sentenziando un prematuro, ma sincero, “Sanremo lo vince lei”.
Nata a Thiene in Veneto, 27 anni fa, in molti la ricordano come “la sposa di Manuel Agnelli”. Durante la trasmissione fece emozionare i quattro giudici del talent con un brano, scritto da lei, in cui parlava della sua malattia e della voglia di guarire attraverso la musica. “La vita è come una giostra un altro giro un’altra corsa” cantava e infatti Eva non si è fermata più! E’ stata lei ad aprire i concerti del tour teatrale di Carmen Consoli “Eco di Sirene”, quelli di Max Gazzè e degli Afterhours e sempre nell’estate 2017 ha partecipato a numerosi festival tra cui Collisioni, MiAmi, Firenze Rocks e Home Festival.
Per lei, Giuliano Sangiorgi ha scritto il brano “Voglio andare fino in fondo” da cui prende il nome il suo primo album realizzato con Manuel Agnelli, che racchiude tra gli altri, una straordinaria cover di Caruso *da pelle d’oca*. Eva porta con sé una grande forza e una gran voglia di far uscire il suo carattere attraverso la sua voce limpida e a tratti graffiante, proprio come lei, dolce e rockettara
Sul palco di Sarà Sanremo si è presentata nella sua versione tipica da angelo rockettaro (outfit quasi completamente bianco con piercing e tatuaggi in bella mostra, smalto nero e mille anelli) con la canzone “Cosa ti salverà”. La sua interpretazione è stata emozionante se non fosse cha ha tenuto gli occhi chiusi per l’intera durata della performance. La canzone risulta diversa dalle sue precedenti interpretazioni, molto più radiofonica, così come il testo non è nulla di particolarmente sconvolgente. Eva ha dovuto far i conti con gli standard del festival e chi lo sa se questo la premierà o meno, staremo vedere!
A cura di Stefania Mezzolla