FOLCAST, DA SPINACETO AL FESTIVAL DI SANREMO
Scritto da Redazione Radio Bocconi il 4 Marzo 2021
La settantunesima edizione del Festival di Sanremo è ormai in corso e, come ogni anno, oltre ai Big, abbiamo in gara anche le cosiddette Nuove Proposte. Radio Bocconi ha preso parte alla conferenza stampa di uno degli artisti presenti in quest’ultima categoria!
Daniele Folcarelli, in arte Folcast, si è esibito durante la prima serata del Festival con il brano “Scopriti”, conquistando l’accesso alla finale delle Nuove Proposte, la quale si terrà venerdì 5 marzo 2021. Un brano scritto alcuni anni fa, solo, in casa, con il suo pianoforte. Una canzone che racconta di una condizione comune, ovvero il dover fare i conti con una solitudine imposta e in parte voluta. Scritta innanzitutto per sé, per poter superare questa immobilità, accettarla e accettare se stesso, il suo augurio è che possa essere un invito anche per gli altri.
Tra i nomi che hanno contribuito a questo progetto troviamo Rodrigo d’Erasmo, compositore ed arrangiatore, che ha curato la parte degli archi e Tommaso Colliva, produttore noto per aver vinto un Grammy Award nel 2015 e per aver lavorato con la band inglese Muse. Non manca, però, il talento di Daniele: nato e cresciuto in una famiglia di musicisti, studia per anni la chitarra per poi diplomarsi al Conservatorio di Frosinone. È proprio durante quegli anni che inizia a scrivere, grazie a vari spunti dati dalla propria classe ed insegnati che lo hanno stimolato a trovare input da cui partire per essere egli stesso autore dei propri brani.
Daniele è un musicista ed un artista con una grande capacità vocale e padronanza del palco non comuni. È lo stesso Colliva che definisce “Scopriti” un brano che meritava di salire sul palco di Sanremo, descrivendolo come “un vestito da sera che metterei se andassi con un artista su quel palco”.
Quest’anno, però, calcare quel palco non sarà stato affatto facile; è, infatti, lo stesso Daniele che ci racconta la tensione che ha provato nel vivere un’esperienza così unica. “Nel momento in cui ero lì ho capito che quello che dovevo fare era scendere le scale, chiudere gli occhi e cantare”, è così che ci descrive il suo debutto sul palco dell’Ariston. All’emozione di un palco così importante si aggiunge anche la tensione di esibirsi in un teatro senza pubblico e con un’orchestra al proprio servizio. “Venendo da concerti fatti davanti a più persone ti rendi conto che l’importante è quello che proponi, quello che fai e, quindi, farlo in primis per se stessi”.
Da romano, nato e cresciuto a Spinaceto, le sue origini sono parte fondante della sua musica, una fonte di ispirazione. “La scuola romana è dentro di me”, ci racconta Folcast, citando alcuni dei suoi punti di riferimento, tra cui Silvestri, Fabi e Gazzè. “Nella mia musica porto il brivido nel momento in cui penso alla mia zona, all’esperienza fatta lì, tra le strade. Le cose da fare non sono tante, te le devi inventare”.
Tra i progetti futuri di Folcast vi è in programma un tour che partirà a novembre 2021, sperando in un miglioramento dell’emergenza sanitaria e prendendo tutte le precauzioni necessarie. Il tour è pronto, l’energia c’è; aspettiamo solo l’uscita del nuovo EP, con tanta nuova buona musica, che in questo momento è tutto quello di cui abbiamo bisogno.
Federica Capra