INTERVISTA CON I PALE WAVES

Scritto da il 10 Febbraio 2021

A pochi giorni dall’uscita del loro secondo album dal titolo Who Am I? prevista per venerdì 12 febbraio, Radio Bocconi ha avuto il piacere di intervistare la cantante dei Pale Waves, Heather Baron-Gracie.

I Pale Waves, pupilli dei 1975, sono una band indie rock di Manchester formata nel 2014, che vanta numerosi successi tra premi, riconoscimenti e collaborazioni con gruppi del calibro dei Muse e The Cure.

Avendo ascoltato in anteprima l’album in questione, siamo sicuri che saprà regalare grandi emozioni, comunicando autenticità ed originalità attraverso ogni brano, spaziando dal punk puro a sonorità più acustiche e malinconiche man mano che scorrono le varie tracce. Who Am I? racconta le difficoltà di diventare adulti, passando per amore, insicurezze, ottimismo e depressione.

Proprio dalla riflessione sui temi trattati dall’album abbiamo voluto chiedere alla front girl come si aspetta che cambi da qui a qualche anno la scena pop musicale: Heather ha le idee molto chiare, sa che le influenze dei più disparati generi, oggi minori, si faranno sentire maggiormente nelle classifiche radiofoniche e nei canali digitali, con l’auspicio che si possa tornare ad assaporare qualcosa di più elaborato, “con meno strumenti digitali”, impegnato e (perché no?) con qualche band in più.

Dal momento che l’intervista è stata tenuta online, non potevamo non farci raccontare come la pandemia avesse influenzato la produzione dell’album e il rapporto tra i membri dei Pale Waves. Sebbene la cantante si trovasse a Los Angeles con Ciara (la batterista) nello studio di registrazione di Rich Costey (Muse, Foo Fighters, Franz Ferdinand, My Chemical Romance, Audioslave), il chitarrista Hugo ed il bassista Charlie si sono dovuti registrare in casa ed inviare il tutto a Los Angeles. Ma, nonostante la spiacevole situazione, con tutto ciò che l’appena trascorso anno ha portato, la band non si è persa d’animo e, grazie ai mezzi tecnologici di cui disponiamo oggi, ha fatto fronte ai numerosi inconvenienti.

Abbiamo poi voluto provocare Heather, domandandole come si sentisse ad essere la front girl di una band in un panorama dove ormai ci siamo abituati alle singole star. Il legame che si è instaurato tra i quattro ragazzi è molto profondo e proprio per questo Heather ha dichiarato che non ha mai preso in considerazione l’idea di intraprendere una carriera da solista. La cantante ha però ammesso di aver avuto spesso a che fare con discriminazioni di sesso, dagli ambienti di produzione, ai concerti e festival a cui ha partecipato, ma spera che ciò che lei ha fatto e farà per la musica possa rieducare la collettività e stimolare altre ragazze a mettersi in gioco.

L’intervista si è così conclusa, richiamando un incidente accaduto nel marzo del 2020, mentre la band si stava dirigendo a Berlino per suonare al concerto della cantante statunitense Halsey: a causa del maltempo, l’autobus sul quale la band stava viaggiando, sbandando, è finito fuori strada ed ha preso fuoco, fortunatamente senza nessun ferito.

Edoardo Morresi


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