Foo Fighters Live Unipol Arena: Dave Grohl, l’elogio di Bologna e del pubblico Italiano in contemporanea con le vicende Parigine.

Scritto da il 15 Novembre 2015

Bologna ospita i Foo Fighters, la band americana che in Italia ha migliaia di fan.

Ma facciamo un piccolo passo indietro. Un signore di nome Fabio Zaffagnini infatti, in vista del tour Europe dei foos, ha ben pensato di girare un video con mille musicisti che intonano Learn To Fly, canzone di successo internazionale di Dave e compagni risalente al 1999, per invitare la band a suonare nella sua città, Cesena.

Questo progetto ha tenuto impegnati gli organizzatori per circa un anno, ma ha portato i suoi frutti. La band di Seattle ha infatti scelto Cesena come tappa d’apertura del tour Europeo e ha tra le altre cose invitato a suonare sul palco durante il concerto diversi musicisti.

Ma facciamo un piccolo passo indietro. Un signore di nome Fabio Zaffagnini infatti, in vista del tour Europe dei foos, ha ben pensato di girare un video con mille musicisti che intonano Learn To Fly, canzone di successo internazionale di Dave e compagni risalente al 1999, per invitare la band a suonare nella sua città, Cesena. Questo progetto ha tenuto impegnati gli organizzatori per circa un anno, ma ha portato i suoi frutti. La band di Seattle ha infatti scelto Cesena come tappa d’apertura del tour Europeo e ha tra le altre cose invitato a suonare sul palco durante il concerto diversi musicisti.

Torniamo però alla tappa emiliana, che ha visto oltre 15000 fan provenienti da tutta Italia prendere d’assalto il capoluogo e in particolare l’Unipol Arena.

La fila per il parterre percorre l’intero perimetro del palazzetto, ma l’attesa sarà ben ricompensata: all’ingresso infatti l’atmosfera è già caldissima, mancano un paio d’ore all’arrivo in scena del gruppo di punta e sul palco per scaldare il pubblico ormai impaziente salgono i “Trombonshorty Orleans Avenue”, una band oserei dire bizzarra, ma il cui ritmo coinvolge l’intera platea.

Sono le 20:45 e si leva il sipario; come i fan sapranno Dave Grohl ha una gamba ingessata e si è fatto costruire un “trono di chitarre” molto scenografico dal quale sarà sovrano dell’Unipol per tutta la durata del concerto. Aprono con “Everlong”, una scelta che fa riflettere, dal momento che il brano era stato utilizzato in passato come canzone di chiusura, il pubblico impazzisce ugualmente, è una vera bolgia, indescrivibile è l’energia che si respira nell’arena.

Dave Grohl è emozionato quando spiega che a Bologna ha lasciato un pezzo del suo cuore quando con gli Scream, la sua prima band, ha girato l’Europa: si è infatti innamorato della città che ha dato i natali a Lucio Dalla. “Quando venivamo in Europa non veniva nessuno, forse 60 persone, ma quando venivamo qua erano mille” racconta dal palco il leader dei Foos, che sulle note di “Big Me” ci narra delle sue avventure Bolognesi, della sua prima fidanzata, conosciuta proprio a Bologna, e del suo primo tatuaggio, fatto appunto da un certo Andrea. In poche parole Dave sembra più coinvolto di noi e lo ripete così tante volte che viene da pensare che non siano solo piaggerie, che il pubblico dell’arena è il più bello che gli sia capitato di avere davanti agli occhi; in effetti è proprio così, cantiamo a squarcia gola ogni singola canzone, saltiamo da una parte all’altra, all’Unipol è una vera festa. “Siete il pubblico più pazzo che abbia mai visto, vi prometto che se cantate questa canzone con me torneremo qui a Bologna” continua Dave intonando “Wheels”, coronamento di una serata davvero magica. 

Il concerto si chiude sulle note di “Best of you” in contemporanea con le vicende terroristiche che hanno visto coinvolta Parigi, e così si chiude a sorpresa anche il Tour europeo, che avrebbe visto la band esibirsi in altre città tra le quali Torino, Lione, la stessa Parigi e Barcellona. 

 

Questo è il messaggio dei Foo Fighters la mattina del 14/11/2015.

 

“It is with profound sadness and heartfelt concern for everyone in Paris that we have been forced to announce the cancellation of the rest of our tour. In light of this senseless violence, the closing of borders, and international mourning, we can’t continue right now. There is no other way to say it. This is crazy and it sucks. Our thoughts and prayers are with everyone who was hurt or who lost a loved one.”

 

Non solo i foos si sono visti costretti ad annullare le date previste, ma a loro si sono aggiunti i Coldplay e gli U2 che avrebbero dovuto suonare proprio a Parigi il giorno successivo alle vicende. E’ la prima volta infatti che viene preso di mira un teatro dove si sta svolgendo un concerto, il Bataclan appunto, viene presa di mira la musica che con la violenza non ha niente a che fare. Non ci resta che reagire come meglio possiamo all’ignoranza degli attentatori, aiutare come possibile anche esprimendo un semplice pensiero di solidarietà o meglio ancora facendo musica, sperando di poterci ritrovare a vivere un giorno in un mondo come quello immaginato e descritto da John Lennon con “Imagine”. 

Desidero condividere con i lettori del blog di Radio Bocconi pochi versi di una canzone di Bruce Springsteen, War, concisi ma molto significative.

 

“Peace, love and understanding it all

There must be some place for these things today

They say we must fight to keep our freedom

But Lord there’s gotta be another way that’s better than”

 

A cura di Francesco Oreste.

Scaletta concerto:

 

Everlong
Monkey Wrench
Learn to Fly
Something From Nothing
The Pretender
Big Me
Congregation
Walk
(Band introduction)
Cold Day in the Sun
My Hero
Times Like These
Breakout
Arlandria
White Limo
Wheels
All My Life
These Days
The Feast And The Famine
Skin And Bones
This Is a Call
In the Flesh? (Pink Floyd cover)

Best of You


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