FRANCESCO RENGA E “L’ALTRA METÀ” RITROVATA TRA GLI SPECCHI DI UN TEATRO
Scritto da Redazione Radio Bocconi il 12 Ottobre 2019
Dopo aver condiviso il palcoscenico con Max Pezzali e Nek per una lunghissima tournée nei più importanti palasport italiani, Francesco Renga è tornato da solista sulle scene della musica live nella dimensione e nell’intimità teatrale, che sembra essere lo scenario più adatto alla sua musica. “L’altra metà tour” è partito ieri sera, 11 ottobre, dal Teatro degli Arcimboldi di Milano, dove si replica anche questa sera prima di proseguire, da qui fino al 23 dicembre, con oltre cinquanta date nei principali teatri italiani e poi, a maggio 2020, in cinque città europee (Zurigo, Bruxelles, Parigi, Londra e Madrid).
Sono ventinove le canzoni che vanno a formare una scaletta ricca di successi e di brani che sono già diventati grandi classici del pop-cantautorale italiano. Il sipario si apre con “L’altra metà”, canzone che dà il titolo all’ultimo album di inediti, uscito ad aprile del 2019. Ci pensano “La tua bellezza” (ottava classificata a Sanremo 2012) e “Nuova luce” a riscaldare le corde vocali del pubblico degli Arcimboldi.
“Desideravo tornare qui, in un luogo come questo, in un teatro, e di potervi guardare negli occhi. Il live è il momento migliore del mio lavoro perché tutto quello che ho immaginato, pensato e costruito qui diventa un racconto reale. È l’espressione più sincera della musica”. È così che Renga saluta Milano, iniziando il suo racconto, fatto di canzoni ma anche di molti momenti di dialogo con il pubblico. Francesco Renga si muove con disinvoltura, cercando costantemente un contatto con il pubblico della platea e andando più volte ad abbracciare i suoi musicisti, disposti in un semicerchio delimitato sul fondo del palco da una serie di specchi. “Vedete quanti specchi ci sono? Questo è un modo per rispecchiarsi ognuno nell’altra metà dell’altro.”
Lo spettacolo riprende con “ComeTe” e “L’odore del caffè”, brano firmato da Ultimo e scelto come secondo singolo estratto album “L’altra metà”. Separate da un cambio d’abito e un assolo della band, sono “Migliore” e “Vivendo adesso” (canzone scritta da Elisa e presentata da Renga al festival della canzone italiana del 2014), ad avere la massima partecipazione canora del pubblico milanese.
Renga si ferma ancora e questa volta lo fa per raccontare in maniera molto intima e senza filtri una parte importante della sua vita privata, finora sempre tenuta lontana dai riflettori: il dolore per la perdita della madre, che lo ha portato, quando era solo un diciottenne, a scrivere “Ancora di lei”, una delle sue prime canzoni. Dopo un momento molto emozionante e toccante, si torna a cantare tutti insieme con “Angelo”, senza dubbio la canzone più famosa della carriera del cantautore di Brescia, grazie anche alla vittoria nel 2005 della kermesse canora più importante d’Italia.
“A un isolato da te” e “Ci sarai” precedono un nuovo momento di pausa durante il quale Francesco Renga, mentre prosegue il suo racconto sull’amore e sulla felicità, con l’ausilio di un grande specchio riflette il raggio di luce che lo segue per tutto lo spettacolo sul pubblico che ha difronte a sé. Il gioco di luci continua sulle note di “Era una vita che ti stavo aspettando”, “Il bene” e “Meravigliosa”. Il concerto procede rapidamente tra canzoni, applausi e i classici “Sei bellissimo!” urlati da più di qualche spettatrice nel corso della serata. Ma i ritmi e la velocità dello show aumentano ancor di più nella seconda parte del live, con un medley di sette canzoni (“Dove il mondo”, “L’impossibile”, “Cambio direzione”, “L’uomo senza età”, “Ferro e cartone”, “Faccia al muro (la nuda verità)” e “Un’ora in più”).
Un nuovo assolo della band intrattiene il pubblico durante un cambio d’abito, seguito poi da un altro monologo sull’amore in cui viene citato anche il filosofo greco Platone. Subito dopo Renga scende dal palco e gira tra il pubblico della platea intonando “L’amore altrove” (brano originariamente interpretato in duetto con Alessandra Amoroso e contenuto nell’album “Tempo reale” del 2014). In sala ritorna l’ordine, ma dura solo il tempo di “Scriverò il tuo nome” (title track del settimo album in studio di Renga) e dell’attuale singolo, “Prima o poi”, perché subito dopo il cantante invita il pubblico a raggiungerlo sotto al palco per cantare e saltare tutti insieme sulle note delle ultime due canzoni presenti in scaletta, “Il mio giorno più bello nel mondo” e “Guardami amore”.
Non è mai esistito e mai esisterà un concerto che finisce senza un bis richiesto dal pubblico con i classici “Fuori! Fuori!”. Ed è così che Renga e la sua band ritornano sul palco per eseguire due brani che non sarebbero mai e poi mai potuti mancare: “Aspetto che torni”, la canzone portata in gara alla sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, e “Raccontami”.
Il sipario degli Arcimboldi cala sull’inchino di Francesco Renga e della sua band davanti al pubblico della prima data milanese, ma è pronto a rialzarsi questa sera, per la seconda data di un tour che attraverserà tutta l’Italia, dal Nord al Sud, ed eccezionalmente, isole comprese!
Giulia Orsi