Giffoni Film Festival – Settimo giorno

Scritto da il 26 Luglio 2019

25 Luglio, day 7 di questo Giffoni Film Festival che ogni giorno ci sta regalando immense soddisfazioni e ci ha permesso di vivere indimenticabili esperienze e momenti.

Ospite italiano attesissimo, soprattutto dal pubblico femminile, Alessandro Borghi è arrivato in sala stampa questa mattina, accolto da un caloroso benvenuto da parte di tutti i giornalisti. Fortunato caso di un attore nato per sbaglio, grazie all’intuizione di Claudio Caligari, che lo sceglie per “Non essere cattivo”, Alessandro Borghi ha raggiunto un vasto pubblico grazie al suo ruolo di Numero 8 nella serie “Suburra” di Stefano Sollima. La conferenza stampa è iniziata con una considerazione, da parte di Borghi, del pubblico di Giffoni e del Festival stesso, un ambiente pieno di “entusiasmo vero, di persone che hanno la necessità di avere a che fare con il mondo del cinema, per assimilare al massimo, per la ricerca di empatia e comunicazione, diversa da quel glamour che invece è presente negli altri festival”. Alla solita domanda “Quale personaggio non ancora visto ti piacerebbe interpretare?”, Borghi ha dato una risposta molto importante: “Vorrei raccontare la storia di Giulio Regeni”. Per vari motivi, primo fra tutti la volontà della famiglia di non produrre un film a riguardo, ha spiegato in seguito, non gli è permesso realizzare questo desiderio. L’attore ha sottolineato quanto siano importanti film del genere, dopo l’esperienza di “Sulla mia pelle”: “Il cinema può darti in un secondo tutto quello che tu potresti scoprire in dieci anni, può riportare una forma umana ad una persona che non c’è più”, ha dichiarato con enfasi. Borghi ha affrontato anche la problematica del box office e delle raccomandazioni nel mondo del cinema, decidendo che sicuramente darebbe precedenza, nella sua carriera, al ruolo di produttore anziché regista, così “posso scegliere io a chi far fare il film!”. La conferenza stampa si è conclusa con la rivelazione di progetti o lavori futuri. “Sto preparando una vacanza”, ha riso l’attore, aggiungendo in seguito “Ci sono tanti progetti che ho letto e che mi piacciono, ma dovrò provare ad incastrarli tra la terza stagione di Suburra, che inizieremo a girare a breve, e la seconda di Diavoli”.

Ospite internazionale di questa giornata, Amber Heard è arrivata in Cittadella questo pomeriggio, interrompendo la quiete del posto. Texana di nascita, l’attrice si è distinta per i suoi ruoli in “North Country – Storia di Josey”, “Pineapple Express” e i più recenti “The Danish Girl”, “Justice League” e “Aquaman”.

Altre importanti presenze di oggi qui al Giffoni Film Festival, gli Space Valley e Tommaso Cassissa, ospitati da Comix, hanno incontrato i loro fan e seguaci con un vero e proprio Meet&Greet. Space Valley, precedentemente Relative, è un gruppo nato per l’intrattenimento nell’ottobre del 2016 da un’idea di Nelson Venceslai, leader del gruppo Rovere, Cesare Cantelli, Francesco Toneatti, Dario Matassa, Davide Franceschelli e Nicolas Paurolo. Le puntate del loro programma vengono postate settimanalmente ogni martedì e giovedì con esperimenti culinari o sfide assurde, mentre ogni domenica l’appuntamento è con il salotto, una discussione con ospiti, o semplicemente tra il gruppo di ragazzi, che spazia tra argomenti più vari e diversificati. Tommaso Cassissa, invece, è uno youtuber che ha raggiunto popolarità a partire dal 2015 per i suoi sketch comici originali, per le sue divertenti parodie e per il suo coinvolgente humor.

Passando alla sezione musicale, oggi la scena rap è di nuovo grande protagonista. I due ospiti, infatti, sono Izi, all’anagrafe Diego Germini, e Junior Cally, rapper romano ventisettenne di cui si sa poco e niente. Il primo incontro con Izi si rivela pieno di spunti di riflessione e citazioni filosofiche: dal mito della caverna di Platone, alla descrizione della scena musicale, artistica più in generale, e di tutte le finzioni nascoste in essa. La musica di Izi, piena di esperimenti, creatività e anche sonorità e lingue varie, è intrisa di rabbia ed energia, con testi per nulla superficiali, ma frutto di un flusso di coscienza che viene liberato dall’artista per “riportare l’equilibrio”, generando una storia di straordinaria profondità e complessità. Un rapper che non ha avuto una vita semplice, decidendo di abbandonare la scuola e fuggire di casa a soli 17 anni e soffrendo di diabete fin dalla tenera età. Junior Cally, d’altro canto, sicuramente non ha avuto un passato più felice e sereno. Cresciuto in periferia, ha dovuto cambiare casa varie volte, venendo a contatto con il lavoro, quello dove “ci si sporca le mani”, come da lui definito. La scelta di indossare una maschera e mantenere l’anonimato? “Voglio che la gente ascolti la mia musica, senza focalizzarsi sull’aspetto esteriore. Una persona deve sentirsi a proprio agio con se stessa e deve poter scegliere cosa mostrare e come mostrarsi”, ha risposto il rapper. Un passo avanti però si è visto: nel video musicale dell’ultimo singolo, “Montecarlo”, l’artista decide di togliere la maschera, usando invece la tecnica dei pixel per nascondere il suo volto.

Mentre il palco della piazza Lumiere verrà solcato da questi due potenti rapper, i giurati potranno assistere all’anteprima di “Alla fine ci sei tu – Then came you”, in uscita in Italia a settembre in esclusiva su Sky Cinema. Il film è il racconto della vita di Skye, un’adolescente con una malattia terminale che diventa amica di Calvin, un ragazzo di 19 anni che soffre di ipocondria. Mentre i due portano a termine la “bucket list” della ragazza, Calvin impara a superare le sue paure.

Una giornata, anche questa, piena di emozioni da vivere dalla prima all’ultima e da portare con sé, per non dimenticare nessuna riflessione, nessuno spunto, nessun pensiero regalatoci da quest’evento unico nel suo genere.

 

Rebecca De Filippis


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