Intervista a Braschi @ Sanremo 2017

Scritto da il 10 Febbraio 2017

 

Abbiamo avuto l’opportunità di scambiare quattro chiacchiere con Braschi, cantautore in gara tra le Nuove Proposte al Festival di Sanremo 2017 con il brano Nel mare ci sono i coccodrilli.

Volevamo iniziare facendoti una domanda su Area Sanremo, a cui hai partecipato; questa esperienza come l’hai vissuta, come ti è servita e cosa ti ha lasciato?

L’ho vissuta molto bene perché mi ha dato molto. È stata un’esperienza molto formativa perché riesci a mettere a fuoco la vita del musicista, del cantante, del cantautore e non semplicemente per quanto riguarda l’aspetto che ti vede al centro del palco con un microfono puntato ed un faro, ma sotto molti punti di vista: autorale, della tecnica vocale, capisci come funziona la discografia, l’approccio con gli uffici stampa per provare a fare questo mestiere con più consapevolezza.

Hai partecipato anche a Musicultura, da cui sono usciti artisti come Povia e Simone Cristicchi. Volevamo chiederti il paragone tra queste due esperienze, entrambe manifestazioni musicali, ma diverse nel modo di operare.

Hai ragione, anche Musicultura è stata un’esperienza molto importante, soprattutto perché è una delle poche vetrine che ci sono per il cantautorato in senso stretto, quindi ovviamente lo rifarei.

Ieri sera c’è stata la serata dedicata alle cover. Se avessi partecipato al festival nella categoria Campioni, quale cover ti sarebbe piaciuto portare?

Probabilmente Anime Salve di Fabrizio De André (sguardo misto tra stupore e incredulità, che gran scelta, ndr).

E’ senza dubbio una scelta molto impegnata, di grande spessore. Come mai questa scelta?

De André è innanzitutto il motivo per cui faccio questo lavoro. Anime Salve è proprio… capisci, un pezzo definitivo.

Per quanto riguarda l’aspetto social: dove ti possiamo trovare?

Guarda, se cercate mi cercate cme Braschi, mi trovate un po’ ovunque!

Ultima domanda: oggi, 10 febbraio esce il tuo disco d’esordio. Cosa puoi dirci su quest’esordio discografico?

Sì, esce oggi e si intitola Trasparente. È un disco al quale lavoravo da due anni ed è fatto di canzoni abbastanza sofferte. Si chiama Trasparente perché è come la mia vita nell’ultimo anno: molto intellegibile e chiara, per cui volevo un titolo veloce, immediato e che potesse attirare l’attenzione; ho pensato che Trasparente potesse essere il titolo giusto.

Ti ringraziamo tantissimo e ti sosterremo molto in radio, dal momento che il pezzo ha un grande potenziale. Per ultima cosa, vorrei abbracciarti, perché hai fatto incazzare Salvini, quindi già solo per questo sei un grande.

Ci abbracciamo ed effettivamente è vero, è un grande, ndr.

 

Massimiliano Micali


Traccia corrente

Titolo

Artista