L’hypometro del Siren Festival

Scritto da il 21 Luglio 2017

Sole, mare, caldo, spiaggia e musica.
No, non stiamo cercando di proporvi una vacanza in un villaggio qualsiasi, ma di parlare del Siren Festival, uno dei Festival estivi più importanti dell’Italia meridionale.

La line-up di quest’anno è troppo interessante per lasciarsela scappare: dai Baustelle ad Apparat, passando per Ghali, Trentemøller, Giorgio Poi e Carl Brave x Franco 126.

Il punto forte di questo festival è il connubio perfetto tra location e musica. Vasto infatti, sebbene piccola, è una città dinamica e fremente che negli anni ha saputo reinventarsi per attrarre sempre più giovani durante l’estate. Con 4 palchi, oltre 30 live e artisti di calibro internazionale, il Siren è pronto a stupirci.

Il mare ovviamente la fa da padrone, e grazie al Siren la spiaggia diventerà location ideale per le lunghe nottate a base di musica che terranno viva la Siren Beach fino al mattino.

Il Festival si terrà a Vasto (Chieti) dal 27 al 30 luglio, ed è possibile acquistare sia i biglietti per le serate singole di venerdì 28 e sabato 29, sia l’abbonamento per entrambe a costo ridotto.

Abbiamo scelto alcuni degli artisti che ci stuzzicano di più e misurato il loro hype sul nostro hypometro, su una scala da 1 a 5: riusciranno a reggere le aspettative?

Apparat: 5/5
Descrivere Apparat in poche righe è praticamente impossibile: numerose contaminazioni hanno influenzato la sua musica elettronica, rendendola unica. È indubbiamente lui il nome internazionale più altisonante di questo Siren Festival, sebbene la sua performance sarà “solo” un dj set. L’appuntamento è al 28 luglio per la sua performance.

Giorgio Poi: 3/5
Tanto è stato detto su Giorgio Poi e in molti hanno parlato del suo disco d’esordio, Fa Niente (Bomba Dischi), dei suoi live e del suo stile cantautorale anacronistico, psicheledico ed arzigogolato. Le sue sonorità anni ‘70, rimescolate in chiave moderna con una spruzzata leggera di jazz, sono una bella novità nella scena contemporanea dell’indie italiano. Si dice in giro che live sia bravo, ma pare difficile costruire uno spettacolo convincente con un disco di appena 32 minuti. La curiosità è tanta: riuscirà Giorgio a reggere al nostro hype?

Ghali: 5/5
Wily Wily, Dende, Cazzo mene prima e Ninna nanna, Pizza Kebab, Happy Days e tutto l’uragano del primo disco poi. Da Baggio (periferia milanese) ai principali palchi italiani, da mixtape autoprodotti a passaggi ripetuti in radio: il rapper italo-tunisino è l’astro nascente del rap italiano. Il suo disco d’esordio Album ha travolto la scena musicale italiana, conquistando per settimane le classifiche di Spotify e diventando disco d’oro in appena due settimane. Il tour è già iniziato da settimane e noi finalmente potremo vederlo al Siren. Happy days!

Populous: 4/5
Siamo prontissimi a ballare sulle note di Azulejos, recentissimo album di Populous.
Il dj italiano è decisamente uno dei nomi del momento, e non solo per i suoi lavori in solitaria: ha recentemente collaborato con Myss Keta, regalandoci il già tormentone Xananas, e ha mostrato il suo apprezzamento per Carl Brave x Franco 126 con un remix di Pellaria.
Fresco, estivo, esotico, Azulejos è un piacevole susseguirsi di sonorità latine da godersi ad occhi chiusi e con un mojito in mano. Noi non vediamo l’ora.

Andrea Laszlo De Simone: 3/5
Sonorità retrò e malinconiche sono il marchio di fabbrica di Uomo donna (42 records) e non è un caso se Andrea Laszlo de Simone viene paragonato il più delle volte a Battisti. Testi che toccano temi intimi ma universali e melodie che riecheggiano la migliore musica d’autore italiana, dagli anni ’70 a oggi, sono gli ingredienti che ci fanno ben sperare per il live del 28 luglio. L’hypometro è alle stelle.

Carl Brave x Franco 126: 5/5
Dai 126 gradini di Trastevere ai principali festival italiani: l’ascesa di Carl Brave e Franco 126 è stata fulminea e accolta dai più con benevolenza. Del resto, come si fa a non sorridere ascoltando i versi sornioni del duo romano? E così, tra un nasone, un boro e una schimicata dallo zozzone, il duo ci ha conquistato e incuriosito, rendendo Polaroid, secondo l’opinione di chi scrive, uno dei dischi italiani più belli di quest’anno. Il verdetto definitivo spetta alla performance live: ci aspettiamo tanto dai due principali esponenti della love gang 126, e non vediamo l’ora di vederli dal vivo. Per ingannare l’attesa squagliamo le ciocie sui sanpietrini.

Arab Strap: 3/5
Slowcore, elettronica, progressioni tipiche del post-rock, riff potenti e distorti, testi raccontati più che cantati. Gli Arab Strap sono un duo scozzese che ha contribuito alla crescita del post-rock negli anni ‘90. Solo un anno fa tornavano a calcare i palchi dopo la lunga pausa iniziata nel 2006, e il 29 luglio saranno sul palco del Siren ad incantare il pubblico di Vasto. Noi ci saremo!

Colombre: 3/5
Strizza l’occhio agli appassionati di Buzzati il progetto di Colombre, al secolo Giovanni Imparato, rinnovatosi solista dopo aver militato nella band Chewingum.
L’incapacità di cogliere il momento, l’indolenza, le piccole grandi delusioni e gioie del quotidiano fanno da filo conduttore a Pulviscolo, delicato album di esordio dalle atmosfere ora psichedeliche ora elegantemente pop.
Il contributo di Iosonouncane è sicuramente una garanzia. Riuscirà a stupirci live?

Demonology Hi Fi: 4/5
Max “Il Presidente” Casacci e Enrico “Ninja” Matta, rispettivamente chitarrista/scrittore e batterista dei Subsonica, hanno creato Demonology Hi Fi, un progetto oscuro e intrigante che esplora la musica elettronica contemporanea. La loro musica, a cavallo tra drum and bass e jungle, è ipnotica e perfetta per una location come la Siren Beach di questo Festival, ovvero il palco alternativo posizionato sulla spiaggia di Vasto. Insomma: due tra gli esploratori di sonorità più noti d’Italia alzeranno il volume per far ballare una spiaggia intera. Cosa si può chiedere di più?

Baustelle: 5/5
Nome di punta del Siren, cavalcano le scene indie dagli anni novanta ma è con Sussidiario illustrato della giovinezza (2000, autoprodotto) che esplodono come gruppo di culto. Capaci come nessuno di mettere in musica visioni, consuetudini e maledettismi tutti italiani, da sempre in equilibrio tra impegno e leggerezza, ritornano nel 2017 con un disco raffinatamente pop (L’amore e la violenza, Warner) che non vediamo l’ora di ascoltare live.

Questi sono gli artisti che ci hanno colpito di più nella line-up del festival, ma non dimentichiamoci di Gazzelle, Ghostpoet, Trentemøller e tutti gli altri. Insomma, ci sarà da divertirsi. Ma riusciranno a tenere testa all’hype? Vi terremo aggiornati.

A cura di Antonio D’Amato e Valeria Vincitorio

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