LEZIONI D’AMORE E BOSSA NOVA
Scritto da Redazione Radio Bocconi il 27 Settembre 2019
Ieri sera il Blue Note si è impregnato di bossa nova e magia. Rosàlia De Souza ha regalato al pubblico milanese eleganza, bellezza e tutto il Brasile che porta con sé e la sua voce. Vi preghiamo di notare l’accento sulla seconda sillaba del suo nome, poiché, qualora doveste parlarne con i vostri amici, siete caldamente invitati a non italianizzarne la pronuncia; l’artista tiene molto al suo paese e alle sua cultura, non deludetela. È stato proprio l’amor patrio che ha portato Rosàlia ad introdurre la sua performance sottolineando di voler ripercorrere i brani più significativi della cultura brasiliana e soprattutto scusandosi per il suo attuale presidente, evidentemente non è proprio il corretto portavoce del popolo che cerca di fare il bene del suo paese.
Com’era prevedibile data la sua recente scomparsa, la serata si è aperta con un commovente omaggio a Joao Gilberto, padre della bossa nova. Evidente il sentimento che lega Rosàlia ad uno dei suoi genitori artistici, un sentimento che è riuscita a trasmetterci con una delicatezza ed una sensualità senza eguali. Focalizzate per un secondo il momento: chiudete gli occhi e immaginate la sua voce che scivola lungo uno spartito di velluto con note di seta, immaginate la morbidezza e la leggerezza concentrate in una sola voce, che vi prende e accompagna per 4 minuti e qualche secondo per le strade di Rio. Ora rilassatevi e tirate un sospiro, perché di viaggi musicali come questo ce ne ha regalati tanti nel corso della serata.
Dopo la classicissima Garota de Ipanema e una samba cantata e ballata sensualmente lungo tutto il palco del Blue Note, Rosàlia ha deciso di rilassare un attimo le sue corde intonando un inno all’amore: Eu sei que vou te amar (Lo so che ti amerò), brano interpretato anche dalla immensa Ornella Vanoni con Vinicius de Moraes e Toquinho un po’ di anni addietro. E’ stato il momento più intenso della serata. E’ stato il momento in cui tutta la grazia dell’artista, del portoghese e della musica brasiliana hanno raggiunto il picco di romanticismo che non può mai mancare in un concerto che si rispetti.
Per quanto l’artista brasiliana abbia una voce e una padronanza del palcoscenico che non necessita altro per farsi apprezzare, lo spettacolo tocca picchi musicali di una bellezza genuina grazie anche alla sua preparatissima band: Antonio de Luise al pianoforte, Aldo Vigorito al contrabbasso e Dario Congedo alla batteria. Bossa nova significa spesso improvvisazione, e l’intesa tra i quattro protagonisti della serata è tale da permettere variazioni sia sulla scaletta, per soddisfare le richieste fuori programma di Rosàlia, sia sui brani stessi.
Il viaggio continua a colpi di spazzole e hi-hat impazzanti, in una performance dal ritmo coinvolgente ed intrigante, in perfetta armonia con la voce dolce e delicata di Rosàlia. Se c’è un genere musicale che più degli altri vale la pena andare ad ascoltare dal vivo, questo è proprio la bossa nova: le sonorità, la complicità dei musicisti, la forza vitale di ogni singola nota e il coinvolgimento emotivo dell’artista brasiliana non restano inosservati dal pubblico del Blue Note, che ne rimane affascinato e quasi ipnotizzato.
Rosàlia non manca di raccontarsi: “mi piace il rock, e ho scelto di iniziare questo pezzo in modo rock. Qualcuno se n’è accorto, qualcun altro no”, e parte l’intro di Smoke on the Water al contrabbasso di Vigorito. Racconta di quanto è giusto mischiare i generi: “veniamo dall’Africa”, lì è tutto un mix, senza distinzioni, ed è bello così. “Qualcuno pensa che la musica brasiliana vada suonata dai brasiliani… Oggi l’unica brasiliana su questo palco sono io!”.
Complice di Congedo, che suona una marcia quasi impercettibile in sottofondo, Rosàlia fa sognare i presenti: “immaginate una donna che mentre cucina sente dal balcone una banda di paese che si sta avvicinando…”, e gradualmente il volume della musica aumenta, Rosàlia danza leggiadra sul palco e per qualche minuto sembra di vivere una festa di paese. Così come è arrivata, la banda va via, e il brano si dissolve in un fade out perfetto a chiusura di questo ulteriore viaggio musicale.
Tanti gli aneddoti e le emozioni della serata, che si chiude con la più famosa canzone dell’artista: D’improvviso. “Questa canzone mi è stata regalata da un mio grande amico, che dopo 13 anni di amicizia aveva deciso di dichiarare il suo amore per me. Io però nel frattempo mi ero innamorata di un’altra persona… Questi uomini sono proprio lenti!”.
Raccontare le emozioni e il calore che questa serata ha lasciato nella sala del Blue Note è compito arduo; quello che possiamo fare è raccomandarvi, se mai ne avrete l’occasione, di regalarvi una serata d’incanto andando a un concerto di questa artista coinvolgente ed emozionante: non ve ne pentirete! Nel frattempo, il prossimo 27 settembre al Blue Note potrete riascoltare il batterista della serata, Dario Congedo, nello spettacolo “Nicola Conte Spiritual Galaxy feat. Gianluca Petrella”.
Raffaella Dimastrochicco
Federico Lapolla