Ma se Gianni Morandi ha un social media manager, a che cosa possiamo credere?

Scritto da il 10 Novembre 2015

10 Novembre 2015: un giorno che difficilmente scorderemo.

Inaugurazione dell’anno accademico alla Bocconi, con intervento di Tim Cook; anniversario di morte della principessa bizantina Teofano; centocinquantaseiesimo anniversario della cessione della Lombardia dall’Impero Austro-Ungarico al Regno di Sardegna. Quante, quante cose.

Ma nessuna può reggere il confronto con quanto è successo oggi sull’Instagram, quel social dove si pubblicano le proprie foto aggiungendo svariati hashtags: un eventoche si è ripercosso sul social intero, e ci ha lasciati delusi, attoniti, amareggiati, per citare Selvaggia Lucarelli, l’opinionista che per prima se n’è accorta.

Erano circa le 14.20, e mentre appunto il mondo parlava di Tim Cook, di Teofano, o della storia lombarda, Gianni Morandi ha pubblicato un suo primo piano sul social. Niente di nuovo, certo; il fatto è che nella didascalia figurava un “mettila verso le 13 o le 14”, una disposizione lasciata dal cantante per… il suo social media manager?

Questo è quello che ha pensato Selvaggia Lucarelli, che prontamente ha “screenshottato” l’accaduto e lo ha postato (sul social, ovviamente) con una didascalia che credo rappresenti tutti quanti noi. Ne riporto qui un estratto:

 

“E niente. Neanche Gianni è genuino come i pomodori del suo orto. Anche lui è ogm. Anche Anna forse non esiste. Forse Anna è la fotografa della Ferragni.”

 

Prima di raccontare della risposta di Gianni, volevo spendere due parole sulla portata concettuale di questo “scivolone” da parte del noto cantante.

In pochi anni, il fan club di Gianni si è spostato dall’adorazione delle sue gigantesche mani e dalle indiscrezioni sulle sue abitudini alimentari all’operato di Morandi sul social: i suoi autoscatti così spontanei, le “foto di Anna” che lo ritraevano nei più disparati momenti della giornata, e la disponibilità a rispondere in modo pronto, affettuoso e cortese agli ammiratori.

Quanti di noi hanno desiderato la semplicità con la quale sembrava postare diapositive delle sue giornate, quanti hanno fatto notare ai poser che il modo migliore per ottenere likes è quello di Gianni, piuttosto che ricorrere a pose plastiche o a tags for like?

E, soprattutto, quanti gli hanno commentato una foto, e una volta ottenuta una risposta erano sicuri che era proprio il Gianni nazionale ad aver scritto, tanto da documentare il tutto riempiendoci le home con i loro screenshot?

Ricordo che tempo fa un ragazzo gli scrisse che le sue mani erano molto grandi: “è per salutarti meglio”, fu la sua risposta. Gli chiesero poi se con le suddette mani non fosse complicato fare gli autoscatti (simpatica denominazione di Morandi ai selfie): “ho un telefono proporzionato!” la risposta, sempre corredata con “un abbraccio” o simili, affettuosi congedi.

E noi ci credevamo, che era lui.

Così come crediamo che i prodotti DOP siano davvero DOP, che se ci scrivono che la Coca-Cola zero ha zero zucchero è davvero così, che le quote destinate alla beneficienza di alcuni progetti siano effettivamente rispettate, e via dicendo.

Ma ora che anche Gianni ha dimostrato, involontariamente, di non essere così vero, e ci ha mentito, poiché ricorre a un social media manager, come potremmo credere a tutto il resto?

Io, francamente, sento il bisogno di assumere la sospensione del giudizio tipica degli scettici e mi viene da credere che non esista alcuna verità, se non quella che non esiste verità alcuna.

Ciascuno di voi rifletta sull’accaduto, e decida in che misura vuole ancora avere fiducia nel mondo.

 

Gianni ha risposto a Selvaggia, sostenendo che la foto era per Anna (Anna “foto di Anna”, la moglie del cantante), che dichiaratamente gestisce il social assieme al coniuge.

Io non so se crederci, onestamente.

Sono, però, grato al Gianni nazionale, che pare aver compreso la portata concettuale di cui sopra e quantomeno ha tentato di rimediare.

 

 

Filippo Colombo


Traccia corrente

Titolo

Artista