Myths of the near weekend – Chapter 4
Scritto da BocconiADMIN il 4 Novembre 2016
Buona sera e benvenuti ad una nuova puntata di Myths of The Near Weekend, la nostra rubrica pensata per farvi stare al passo con le nuove uscite e trovare sempre nuova musica – ovvero nuova linfa vitale – per il weekend.
L’appuntamento di oggi è un po’ meno corposo, complice una settimana abbastanza tranquilla, musicalmente parlando (sono uscite due date italiane dei Radiohead, ma non fateci diventare fanboys, almeno non qui…). Tuttavia, gli spunti interessanti non mancano. Ecco qui le canzoni per il weekend:
- Bonobo, Kerala: Non troverete musica elettronica lounge migliore di quella di Bonobo. Il producer inglese ha annunciato, con Kerala, l’uscita di un nuovo disco (gennaio 2017) e un nuovo tour, che toccherà Milano a marzo con un imperdibile concerto al Fabrique. Il brano è inconfondibile, con uno stile a metà tra Black Sands (2010) e The North Borders (2013, l’ultimo LP della sua discografia). Da sottolineare, oltre al tipico sound avvolgente, l’intreccio di arpa che lo impreziosisce. Insomma, l’hype è fortissimo, vediamo come risponderà.
- Nick Murphy (f.k.a. Chet Faker), Stop Me: Nick Murphy ha abbandonato lo pseudonimo che l’ha lanciato nell’olimpo dell’elettronica downtempo, ma non ha dimenticato come comporre musica meravigliosa. Il nuovo singolo parte con un allarme che richiama l’attenzione, si rimodula, soffoca e rinasce per tutta la prima parte. Il ritmo incalzante, nel frattempo, scandisce la voce dolce del musicista australiano. La differenza tra Chet Faker e Nick Murphy è netta: nelle nuove sonorità non troverete le ritmiche felpate di Built on Glass, ma non riuscirete a staccarvi dal groove.
- Metallica, Atlas, Rise!: dopo Hardwired e Moth Into Flame, ecco il terzo singolo di una delle band simbolo del heavy metal, tratto da “Hardwired… To Self Destruct”, in uscita il 18 novembre. Questi tre brani finora non sembrano promettere nulla di innovativo; c’è chi considera i Four Horsemen vecchi e “bolliti”, e ammettiamo una certa diffidenza verso nuova musica a marchio “Metallica”, soprattutto dopo un Death Magnetic (2008) che già fu un grosso ritorno alle origini per la band – solitamente segno che le idee e la voglia di sperimentare iniziano a scarseggiare. Ciononostante, siamo pronti ad essere smentiti. Curiosità: Lars Ulrich ha dichiarato in una recente intervista che la band ha girato un video per ognuno dei 12 brani dell’album.
Avevamo già toccato il connubio musica-politica in occasione dell’annuncio della playlist “30 Days, 30 Songs” di artisti che si oppongono a Trump come Presidente degli Stati Uniti d’America. Il tempo è volato da allora, e questo è l’ultimo #motnw prima dell’Election Day di martedì. Fatevi un giro per la playlist, che nel frattempo è stata notevolmente rimpinguata, feel the hype, restate informati, e sbronzatevi martedì notte.
Chiudiamo, come sempre, con le nostre chicche per il weekend, questa volta entrambe nostrane:
- Pop_X, Io centro con i missili: Pop_X è il nome d’arte di Davide Panizza (da leggersi “popper”, come il cognome del celebre filosofo austriaco) ed è il progetto sotto il quale vengono presentati tutta una serie di delirii mistico-filosofici apparentemente illogici e insensati, ma proprio per questo estremamente intriganti. Rappresentano la parodia di un ideale, quello dell’”alternativo”, e il sovvertimento delle sue regole, diventando strumenti comunicativi immediati e a tratti viscerali. Il brano che vi proponiamo è il più celebre di Panizza e compagni (sì, ci sono dei colleghi con cui condivide tutto questo malessere, come potete vedere nel video dell’ultimo singolo) e ve lo proponiamo su YouTube per un motivo ben preciso: i video. I video di/dei Pop_X sono di una bellezza disarmante per la facilità con cui riescono a trasmettere l’assurdità della vita, la stessa assurdità di cui scrivevano Sartre e Camus e che mettevano in scena Ionescu e Beckett. Cogliete il nostro spunto e fatevi un giro sul suo canale, troverete dei piccoli capolavori.
- Levante, Sbadiglio: Sono ormai passati due anni da quando Levante ci ha sorpreso con il suo pop allegro, malinconico, complesso, orchestrale e profondo di Manuale Distruzione, il disco di esordio. Il racconto dell’amore catartico di Sbadiglio è gradevolissimo e difficile da dimenticare, complice la marcata andatura pop e la voce sorprendentemente bella della cantante di origini siciliane. L’ultimo disco Abbi cura di te è tra le migliori uscite del 2015 nel panorama italiano. Riuscirà Levante, amica di Radio Bocconi, a diventare uno dei grandi nomi della musica italiana?
A venerdì prossimo,
Luca Stanus Ghib e Antonio D’Amato