Myths of the near weekend – Chapter 7
Scritto da BocconiADMIN il 9 Dicembre 2016
Siamo stati assenti per un po’, lo sappiamo. Ma ci facciamo perdonare portandovi tanta musica che vi tenga buona compagnia durante questo “ponte” fatto di sudate carte e temperature squisitamente invernali. È, infatti, tempo di Myths of the near weekend, la nostra rubrica con le novità più importanti del panorama musicale e con le nostre chicche da (ri)scoprire.
Senza ulteriori indugi, ecco a voi la musica per il weekend:
- Bonobo, Break Apart: Lo stiamo aspettando con ansia da un po’. Il dj e producer inglese pubblicherà nel 2017 il nuovo disco e farà partire il tour che toccherà Milano nel marzo del 2017. Nel frattempo, dobbiamo accontentarci di qualche nuovo singolo. L’ultimo è Break Apart, un meraviglioso e sognante brano lounge realizzato con Rhye.
- Dreamshade, Vibrant: esce proprio oggi il terzo LP dei Dreamshade, band melodic death metal della Svizzera italiana dall’alto potenziale e dal gran talento. Iniziarono nel 2009 con un EP che non finì assolutamente sotto i riflettori ma che fu, tuttavia, uno dei migliori debutti sulla scena metal dell’epoca. Ne è seguito un percorso di maturazione e, com’è ovvio, cambiamento di stile, che li ha portati attraverso What Silence Hides (2010) e The Gift of Life (2013), fino ad oggi. Vi consigliamo l’ascolto della loro discografia, partendo proprio da quell’EP, To The Edge Of Reality (2009), fino ad arrivare all’ultima loro uscita: ne trarrete numerose soddisfazioni.
- Flume, Skin Companion EP I: Il tornado australiano della musica elettronica contemporanea è tornato. Il nuovo lavoro è un EP di quattro tracce, per una durata complessiva di 13 minuti. Non è facile inquadrare lo stile di Flume: a metà tra il trip hop e il wonky, con qualche riferimento all’hip hop e alla dubstep. Sicuramente, è uno dei nomi attuali più forti, e il successo di Skin, l’ultimo LP del 2016, ne è la prova. Curiosità: “Never Be Like You”, prodotta da Flume e cantata da Kai, è uno dei brani della colonna sonora del finale di stagione di The Young Pope. Paradisiaca!
- The Weeknd, Starboy: Secondo molti è il disco dell’anno. Secondo altri è la conferma che il magnifico The Weeknd dei tempi di Trilogy (2012), lo spettacolare triplo disco di esordio dell’artista R&B, sia soltanto un lontano ricordo. Nonostante tutto, non si può negare che Starboy sia un album ben costruito, ben prodotto e ben realizzato. Impreziosiscono le partecipazioni dei Daft Punk nei due brani migliori del disco (un caso?): Starboy e I Feel It Coming. Da sottolineare anche le dinamitarde Party Monster, banger dalle atmosfere dark, False Alarm, frenetica e vagamente anni ‘80, e Rockin’.
- Milo Greene, We Kept The Lights On: una settimana fa sono ritornati anche loro sulle scene, dopo l’ultimo album, Control, uscito appena un anno fa. Ebbero quasi immediato successo con il loro primo LP eponimo, che ad oggi resta anche il più popolare. Spulciate un po’ nella loro musica, fra atmosfere calde e avvolgenti e inaspettata malinconia.
Ma le novità non si fermano qui. La scena nostrana ha visto l’uscita del nuovo singolo “Apriti Cielo” di Mannarino, che prelude all’uscita del nuovo atteso album per il 2017, e l’uscita del nuovo brano de Lo Stato Sociale, “Amarsi Male” – di cui forse non si sentiva veramente la mancanza. Una settimana fa esatta è uscito, inoltre, il “nuovo” album dei Rolling Stones, Blue & Lonesome, che vi avevamo già annunciato, in realtà una raccolta di cover di celebri brani blues. Questa è forse la scelta migliore per Mick Jagger e compagni: proporre musica nuova di qualità sarebbe stato poco fattibile, visto che l’impulso creativo dopo una carriera del genere si affievolisce di molto, fin quasi a scomparire; ritornare alle origini, a quel blues a cui tutto il rock degli anni ‘60 e ‘70 deve gran parte della propria identità, si può rivelare invece una scelta azzeccata per continuare a suonare insieme e dare ai fan qualcosa di godibile, sempre à la Stones. Sempre una settimana fa, Miles Kane e Alex Turner, aka The Last Shadow Puppets, hanno pubblicato The Dream Synopsis EP, contenente rivisitazioni di Aviation e The Dream Synopsis (già presenti in Everything You’ve Come To Expect) e qualche brano inedito. Gli islandesi Sigur Rós hanno prodotto una nuova versione della celeberrima Hoppipolla per Planet Earth (che potete sentire nel trailer e che assomiglia molto alla vecchia, a dirla tutta), la celebre serie di documentari della BBC (la più costosa mai realizzata e la prima girata interamente in HD) che tornerà con una seconda “stagione”, sempre accompagnata dalla voce di Sir David Attenborough e con la colonna sonora composta dall’autorità Hans Zimmer. Infine, anche il producer Joel Zimmerman, in arte deadmau5, è tornato con un nuovo album, titolato W:/2016ALBUM/, con i consueti giochi di parole informatici. Equivale a un anno di lavoro, di cui però l’autore si è curiosamente dichiarato “insoddisfatto”.
Nel finale, abbiamo le nostre chicche per il weekend, questa volta però in versione natalizia:
- Bruce Springsteen, Santa Claus is Coming To Town: Ok, l’inizio è un po’ prevedibile: campanelle natalizie a tutto spiano. Ma appena il Boss inizia a cantare si viene travolti dalla sua proverbiale energia, persino in una canzone di Natale. Lo stile, a metà tra rock e blues, è inconfodibile. Un bel modo per scuotere l’atmosfera di casa mentre addobbate l’albero.
- August Burns Red, Carol Of The Bells: stanchi delle solite canzoni natalizie cantate da Bing Crosby o Frank Sinatra? La riesumazione annuale di Michael Bublè sotto Natale vi ha asciugato anche quel poco di voglia di vivere che vi restava? Niente paura, gli August Burns Red, una delle band più rispettate nel panorama metalcore, hanno prodotto nel 2014 un intero album di canzoni natalizie in chiave metal. Se vi sentite in vena di festività trasgressive, questo è ciò che fa per voi.
A venerdì prossimo,
Luca Stanus Ghib e Antonio D’Amato