NOH’MA TEATRO SENZA CONFINI
Scritto da Redazione Radio Bocconi il 5 Maggio 2022
La cultura per tutti in un teatro libero, indipendente ed inclusivo, da sempre.
Se è vero che il teatro sa sposarsi con i più remoti dubbi dell’umanità e scontrarsi con le sue più grandi certezze, meno scontato è che esso appartiene a tutti, nell’opposta comune opinione che sia luogo solamente di un’élite più abbiente o più colta.
Spazio No’hma è dove arte ed inclusività convivono trovando, entrambe, la loro massima espressione d’essere. Infatti, la gratuità di ogni spettacolo, la gentilezza dello staff e l’accoglienza della struttura fanno, di ogni serata, un dono che lo spettatore sente di ricevere. Questa realtà nasce molto da lontano, da un’iniziativa di Teresa Pomodoro. Donna colta, laureata in archeologia classica, scrittrice teatrale ed artista impegnata nel sociale. Teresa riteneva che l’arte e la bellezza siano patrimonio di tutti e non possano essere legati al censo o alla possibilità di andare a teatro. È da questa straordinaria utopia della cultura fondata su condivisione, solidarietà e partecipazione, che nasce No’hma (dalla crasi delle due parole greche nous “pensiero” ed aima “sentimento”).
Abbiamo avuto il piacere e l’onore di intervistare la sorella gemella di Teresa, Livia, Presidente attuale del teatro, giunta alla sua quattordicesima edizione. Grazie a lei, il progetto No’hma come teatro con le porte sempre aperte per chiunque abbia voglia di arte e bellezza continua ancora oggi. Con un limpido sorriso afferma, “Le utopie non possono morire, altrimenti non esiste più possibilità di avanzare, di essere coinvolti in attività che sono estremamente importanti per tutta l’umanità”.
Se si volesse individuare il momento in cui Spazio No’hma, da immaginaria visione, si è trasformato in concreta realtà, sarebbe inevitabile farlo risalire all’incontro che Teresa Pomodoro fece con la palazzina che oggi è il Teatro. Quell’incontro con quella palazzina, una stazione in disuso dell’erogazione dell’acqua potabile milanese, divenne una scelta e, poi, una trasformazione. Oggi è diventata un punto fermo, nel panorama culturale nazionale ed internazionale, da cui si irradia cultura, elaborazione artistica e teatrale. Citando le parole della Presidente, “Nasce dall’acqua e con l’acqua consuma questo grande patrimonio di conoscenze e di esperienze”.
Ma la sede non è l’unico esempio di riqualificazione urbana di cui si è fatto carico Spazio No’hma. Nel 2021 sono stati inaugurati i Giardini Dedicati a Teresa Pomodoro, un palco a cielo aperto, senza pareti e senza confini, proprio come lo spirito che da sempre anima il cartellone delle stagioni del Teatro No’hma.
Essere senza confini nel mondo di oggi vuol dire essere un teatro altro, un teatro etico ed aperto, che sappia andare oltre la quarta parete, oltre il palcoscenico e la platea, diventando coscienza collettiva, capace di esplorare l’animo umano e unire popoli e tradizioni attraverso l’indagine attenta e puntuale di linguaggi artistici espressivi differenti, “Per stimolare la fantasia”, come ci ha detto la presidente Livia. Essere senza confini significa spettacoli e performance che creino un coro di voci, una partitura universale comune, da ogni angolo del Pianeta.
Teatro altro anche poiché capace di esprimere un modo di fare spettacolo elevato e significativo, diverso da un puro e semplice intrattenimento per intrattenimento, ma con una rilevante funzione sociale. Un teatro altro quindi, anche e soprattutto nel suo essere libero, indipendente ed autonomo, che si sforza di tenere conto di ciò che accade nel mondo e di esserne protagonista ed anticipatore. Infatti, alla domanda su quale possa essere il ruolo del teatro oggi, Livia Pomodoro risponde, “L’attualità spinge a donare spettacoli inseriti nel nostro tempo, ma che pensino al futuro, perché un teatro deve avere dentro di sé questa prospettiva di futuro per l’umanità”.
La poliedrica attività del teatro di via Orcagna si concretizza anche con l’istituzione del Premio Internazionale. Oggi, giunto alla sua tredicesima edizione, rappresenta l’essenza ed il “cuore” della concezione teatrale di Teresa. Gli attori d’oltreoceano e la giuria composta dal pubblico osservante ed eterogeneo incarnano perfettamente i concetti di universalità e coinvolgimento.
Il No’hma ha creduto fortemente in un teatro aperto anche nei momenti più difficili, come durante la pandemia, ed è stato capace di raggiungere il proprio pubblico ovunque: l’edizione 2020/2021 del Premio Internazionale ”Il Teatro nudo” è stata infatti una delle più emozionanti di sempre. Nata e cresciuta tra un lockdown e l’altro, grazie allo streaming e all’Onlife, ha potuto tenere fede agli impegni presi, senza mai saltare un titolo in cartellone. Lo Spazio Teatro No’hma è il primo teatro “Onlife” del mondo. Il primo che rompe le pareti tra la platea in sala e quella a casa e tra i palcoscenici di tutto il Pianeta, facendo viaggiare artisti e spettatori da ogni dove, mettendoli in relazione, avvicinandoli, facendoli sognare ed immaginare insieme un futuro migliore.
Sedersi in platea allo Spazio Teatro No’hma, in presenza o da remoto, equivale a partire per un viaggio meraviglioso verso lidi sconosciuti. Tramite la sua chiara missione, di irradiare con bellezza e cultura indistintamente sia la popolazione sia il territorio, lo Spazio Teatro No’hma riesce ad essere un importante punto di riferimento per la città di Milano, per il panorama artistico internazionale e per il piccolo mondo quotidiano del cittadino.
La presidente, con un grande sorriso, ci saluta dicendo, “La curiosità intellettuale deve essere propria di chi svolge il mestiere del teatro. Ognuno ha il compito di ricostruire una relazione di umanità e conoscenza che è alla base del nostro futuro di umanità”. No’hma è conoscere e promuovere quelle esperienze che esprimono e sostengono la vita, abbattendo pregiudizi e barriere culturali. L’inclusione è accoglienza dell’altro attraverso un teatro che va oltre, alla ricerca del significato di dignità, di umanità e dei valori condivisibili da tutti.
Giulia Scorsini, Costanza Leonardi