Primavera Sound 2017 – Giorni 1 & 2

Scritto da il 2 Giugno 2017

Dopo tanta attesa, è finalmente giunto il momento, ha inizio il Primavera Sound Festival di Barcellona.

Il parco è stato aperto in parte anche mercoledì sera per alcuni concerti gratuiti. Meraviglioso il concerto della giovane australiana Gordi sulle tracce dell’ultimo Bon Iver (che poi ho avuto il piacere di riascoltare ieri pomeriggio nel cortile del CCCB), e soprattutto, strepitosa performance dei Local Natives che hanno infiammato il pubblico davanti al Primavera Stage, suonando brani dal loro ultimo album “Sunlit Youth”, e ovviamente i brani più celebri come “Airplanes” e “Who knows who cares” cantata dalla folla.

Qui trovate la setlist dell’esibizione.

Un inizio col botto.

Così quando ieri sera ho raggiunto Parc del Forum, già nei volti delle migliaia di persone all’ingresso si leggeva un’atmosfera perfetta, il sole stava per tramontare, e tutti eravamo impazienti di sentire altra musica.

Dopo aver mangiucchiato una pizza nell’immensa area ristorazione, mi fiondo al Ray-Ban Stage per ascoltare i Broken Social Scene. La band canadese apre forte con “Cause = Time” e subito dopo infila “7/4 (Shoreline)”, il pubblico è da subito, pienamente coinvolto.

Non faccio in tempo ad entrare nel pieno del concerto, quando realizzo che gli Arcade Fire hanno intavolato un concertino a sorpresa. Inutile dirvi che corro più veloce che posso a cercare il palco. Ne hanno montato uno apposta, di fronte al Primavera Stage, in cima alla collinetta. Lo show a sorpresa è il loro modo di dire che ieri è uscito il nuovo singolo e soprattutto che il 28 luglio uscirà il nuovo disco, “Everything Now”, fresco di nuovo contratto discografico con la major Columbia. Iniziano proprio col nuovo brano,  “Everything now”, festoso, corale, impossibile non ballarlo.

Suonano 12 pezzi, compreso un inedito, “Creature comfort” di cui vi riporto un video fatto ieri sera.

Chiudono in crescendo con “Power Out” e “Rebellion”, mentre il tramonto accende il cielo di colori caldi, momenti indimenticabili.

Dunque, è il momento di Bon Iver, sul palco più grande, l’Heineken Stage.

La folla sembra non finire mai in questo spazio che è davvero enorme, circondato dalle luci dei grattacieli da una parte, e dal mare, dall’altra.

Si parte con “22 (OVER S88N)” e poi in fila suonano quasi tutto “22, A Million”.

In chiusura carrellata di pezzi dagli album precedenti, che fanno impazzire il pubblico, me compreso.

Intensità massima durante “Creature fear” e nella bellissima versione di “Skinny Love”, suonata solo da Justin Vernon con una chitarra molto folk. Canta a cappella il secondo ritornello ed esplode nel finale.

Qui trovate la scaletta intera.

Grande rammarico per essermi perso i BADBADNOTGOOD, che sunoavano al Pitchfork Stage in contemporanea, purtroppo gli organizzatori non hanno tenuto conto dei miei gusti prima di stilare gli orari, cose che capitano.

Torno sul Ray-Ban Stage per qualche pezzo dei Black Angels e poi di nuovo all’Heineken per lo show di Aphex Twin, indescrivibile, davvero, è roba che potete solo ascoltarla e farvene un’idea.

Il mio ultimo concerto della serata è quello degli SKEGSS, la giovane band australiana fa ballare i restanti al Night Pro Stage, proprio davanti al mare. Il loro punk spensierato tira fuori le ultime energie del pubblico che si scatena per 40 minuti, molto divertenti.

In contemporanea sul Primavera Stage i King Gizzard & the Lizard Wizard hanno fatto un grande show.

E’ un festival pazzesco, artisti incredibili, posti incredibili, vi auguro davvero di passare di qua, una volta almeno.

Stasera tanti altri show, di cui vi racconterò domani.

Intanto se non siete qui a Barcellona potete seguire il festival in streaming qui.

Mattia Sofo


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