LE WAGON – DEMODAY MILANO

Scritto da il 11 Maggio 2018

Le Wagon inizia il suo viaggio in Francia e solo ad aprile sbarca in Italia, dopo una serie di soste in tutto il mondo. L’arrivo a Milano non è certo in pompa magna e tuttora un velo di mistero circonda questa realtà (dopo una rapida ricerca su Google si può constatare che nella sezione news è davvero difficile trovare un articolo in italiano che parli di Le Wagon e non dell’ultima station wagon della Mercedes). Noi siamo andati a scoprire di cosa si trattasse e quello che abbiamo visto ci è piaciuto molto.

L’idea nasce oltreoceano, me è sotto l’ombra della torre Eiffel che prende forma il progetto, che si propone di organizzare dei corsi intensivi di programmazione in giro per la Francia, l’Europa e il mondo intero. Nel giro di pochi anni la startup ha acquisito una posizione di rilievo nel panorama internazionale e quasi non ha concorrenti nonostante in Italia rappresenti una novità assoluta. L’obiettivo è quello di formare dei full stack developer, cioè gente che sappia costruire un sito web o un’app dal nulla, partendo dai linguaggi di programmazione fino ad arrivare all’interfaccia grafica: “technical skills for creative people”, dice il sito di Le Wagon.

I corsi sono due mesi di full immersion, di pasti consumati davanti a uno schermo e di serate passate sopra una tastiera. A degna conclusione del loro tour de force, nelle ultime due settimane gli studenti, divisi a gruppi, si dedicano a tempo pieno alla creazione di un’app. Ma il bello deve ancora venire: ogni team dovrà presentare e cercare di vendere la sua creazione ad una platea. Oltre ai protagonisti, infatti, in sala non era difficile incontrare rappresentanti di varie aziende a caccia di talenti della programmazione.

Noi di Radio Bocconi siamo andati al Demoday (la presentazione delle app) del Batch #131, il primo organizzato a Milano, dopo qualche tappa a Berlino, Amsterdam, Barcellona, Lisbona, Londra, Bruxelles e Copenaghen (solo per restare in Europa). L’evento avviene nel quartier generale milanese di H-Farm, realtà più che affermata nel panorama innovativo nostrano. Gli spazi sono moderni, senza muri, perfetti per il co-working, poser al punto giusto e noi ci sentiamo subito accolti dal brio dei responsabili di Le Wagon Milano, tutti amichevoli e rigorosamente under 35.

Durante la presentazione ci si diverte e i progetti si rivelano accattivanti: si va da un Tinder per il cibo a un’app che mostra le news su una mappa, organizzate in base alla provenienza. I giovani provenienti da tutto il mondo che si alternano davanti al proiettore sprizzano entusiasmo e hanno la voglia di fare e di mettersi in gioco davvero.

Tra un inglese un po’ maccheronico, un bicchiere di birra e qualche pizzetta arriva subito quell’ora del giorno in cui è troppo tardi per fare aperitivo e troppo presto per cenare. Alla fine dell’evento, si ha l’idea di essere proprio nel posto in cui inizia il futuro ed è bellissimo che questo posto sia, anche solo per una sera, qui in Italia.

Se questa è la prima fermata di Le Wagon a Milano, non possiamo che augurare un buon viaggio a tutti.

 

Articolo a cura di:

– Aurelio Di Pietro
– Nicolò Generoso


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