Pre-Giudizi sui 20 big di Sanremo 2018

Scritto da il 16 Dicembre 2017

Le certezze nella vita sono poche, si contano sulle dita di una mano; elencarle è impresa ardua, se non addirittura impossibile. Tra tutte, però, ce n’è una su cui siamo convinti: dovunque ci troviamo, ad una festa di compleanno in Sicilia o in una biblioteca di New York, durante Sarà Sanremo tutto passa in secondo piano, e ci ritroveremo sempre a intasare le linee telefoniche mandandoci circa 800 messaggi al minuto per commentare ogni singolo accadimento.

E siccome alcuni commenti sono troppo belli per restare tra noi – bugia! – abbiamo deciso che anche se quest’anno non saremo noi due ad andare in Sala Stampa, ma una nuova squadra pronta e piena di energie, i nostri voti alle canzoni dei big in gara ancor prima di averle ascoltate non potevano mancare.

Ecco quindi i nostri immancabili pre-giudizi sui 20 Big che si esibiranno a Sanremo 2018, con le consuete insindacabili motivazioni.

 

Roby Facchinetti e Riccardo Fogli

Canzone: Il segreto del tempo

Voto: 6 così non vi vedo più.

Chiariamo subito che la maggior parte del Cast sembra l’elenco di una gita della terza età. “Il segreto del tempo”, cari Roby e “Riki”, è capire che quando “non è tempo per noi” (cit Liga) dobbiamo andar via. Roby Facchinetti è un po’ la versione italiana di Cher; non perché sia divino ed immortale, ma perché condivide con lei il vizio di dire “lascio la scena” e poi ce lo ritroviamo sempre da tutte le parti. Consigliamo Mina per lezioni private di “quando dico basta è basta”. Gli diamo 6 come facevano alcuni prof del liceo, che ti davano 6 solo perché non volevano sopportarti a settembre durante l’esame di recupero.

 

Nina Zilli

Canzone: Senza appartenere

Pronostico voto canzone: 3+3

 

Nina Zilli è una di quelle personalità nel panorama musicale italiano che dire che non apportano alcunché è estremamente riduttivo. Dunque si spiega il mio 3. Però la Nina nazionale ci ha deliziati, in passato, con il jazz, con il soul, con il pop, con il rock e non solo. Pertanto, confesso di nutrire delle aspettative riguardanti il brano proposto. Confidando che quel “Senza appartenere” si riferisca ai generi musicali, mi aspetto una Nina Zilli con un cross-over di ambient e world e quindi 3 punti in più.

 

The Kolors

Canzone: Frida

Pronostico voto canzone: 7-2

 

I The Kolors, ovvero una band capitanata da un cantante il cui amore per la compianta Giuni Russo si è spinto fino all’emulazione del suo taglio di capelli. Dopo un inizio di carriera anglofono, si lanciano sull’italiano per provare a conquistare un po’ di market share anche tra gli over 14. Se Baglioni e squadra li hanno inclusi tra i 20 Big, visto l’ottimo livello, sicuramente la canzone lascerà maggior traccia di quanto fecero i Dear Jack, Amici di Maria pure loro, qualche anno fa. Se però Frida è Frida Kahlo togliamo due punti, ché la rispettabilissima artista è un po’ troppo inflazionata anche per gli standard del Festival.

 

 

Diodato e Roy Paci

Canzone: Adesso

Voto: 9

 

Non nascondo che appena ho sentito il nome di Diodato ho esultato peggio di come si fa quando la nazionale segna ai mondiali. Da un lato abbiamo un cantautore raffinatissimo che può contare anche su una delle voci più belle dell’attuale panorama musicale italiano, dall’altro uno dei musicisti più riconoscibili del Bel Paese. Non ci aspettiamo un 10 solamente perché la presenza di Paci ci fa pensare che si tratti di un brano ritmato e allegro, mentre la voce di Diodato è più adatta a pezzoni lenti che ti fanno iniziare a piangere dopo soli due secondi (Babilonia docet).

 

Mario Biondi

Canzone: Rivederti

Pronostico voto canzone: 6

 

Mario Biondi è lì, fa bene il suo mestiere, non esalta, non smuove le masse, non fa strappare i capelli per gioia o disperazione, non delude forse perché non crea grandi aspettative, non fa arrabbiare. E’ la quota rassicurante della kermesse, lo vedi sul palco e ti senti discretamente in pace con te stesso rimandando l’indignazione social almeno al prossimo che canterà. Per la prima volta in gara al Festival, dopo aver duettato nel 2009 con Amalia Grè in una canzone notevole, che purtroppo oltre Amalia stessa oggi si ricordano in pochi. Sei, ma non politico, che Marione è troppo nazionalpopolare per la politica.

 

Luca Barbarossa

Canzone: Passame er sale

Voto: 7

 

Barbarossa torna al Festivàl (à la Mike Bongiorno) con una canzone che affronta un tema sociale di grande rilevanza; l’argomento spinoso che ha sempre spezzato l’Italia in due è… ma per quale diamine di motivo fate i tirchi con il sale quando condite i piatti? No, seriamente, di cosa dovrebbe parlare una canzone che si chiama Passame er sale? Diamo un 7 sperando nell’ironia.

 

Lo Stato Sociale

Canzone: Una vita in vacanza

Voto: 9-3+2

 

Quando sono stati annunciati mi è apparso sulla fronte un “WTF” di notevoli dimensioni. La loro presenza sa tanto di Sanremo che incontra il concerto del Primo maggio (e ci fa molto piacere). Si candidano già da ora ad essere i veri outsider della kermesse e le aspettative sono altissime (9); c’è da dire che in questi casi le aspettative rimangono sempre deluse (-3), per poi riascoltare la canzone dopo mesi e pensare “ma alla fine era proprio un bel pezzo” (+2).

 

Annalisa

Canzone: Il mondo prima di te

Pronostico voto canzone: 7+3

 

Altra quota rassicurante. Brava, intonata, bella, sorridente, pacata. Giunta al suo quarto festival dopo tre edizioni non estremamente memorabili dal punto di vista artistico, ci riprova quest’anno anche alla luce della recente svolta in chiave elettropop che l’ha vista collaborare con artiste del calibro di Dua Lipa – che se vi state chiedendo chi sia vi consiglio di googlare e no, non piace nemmeno a me ma endorsarla fa figo. Non dimentichiamo poi che di recente Annalisa si è data alla divulgazione scientifica – conducendo “Tutta colpa di Galileo” – e non nascondo che spero che ne “Il mondo prima di te” ci porti alla scoperta di masse primordiali, Pangee e teorie evoluzionistiche che saranno accompagnate nella serata dei duetti da Alberto Angela.

 

Giovanni Caccamo

Canzone: Eterno

Pronostico voto canzone: GRAZIE DI NON AVER RIPORTATO CON TE DEBORAH IURATO

 

Perché ragazzi, diciamocelo. Caccamo ha talento, una voce piena di sfumature e una raffinata abilità nello scrivere. Ma la notizia migliore è che stavolta non si è portato Deborah Iurato, e che grazie al cielo non ce la sentiremo urlare cose tipo “TI CHIEDO SCUSA Sì MA PAAAARTO” inserendo acuti casuali per condire canzoni banali. Che sono addirittura valsi il terzo posto nel 2015. Assurdo, eh?

 

Enzo Avitabile feat Peppe Servillo

Canzone: Il coraggio di ogni giorno

Voto: 2<voto<8

 

Da Napoli con furore, questo duetto è uno di quelli che crea più curiosità: Avitabile è un musicista coi contro *censored*, mentre Servillo non ha bisogno assolutamente di presentazioni. Purtroppo in questi casi il passaggio da “92 minuti di applausi” ad “una cag*ta pazzesca”, per usare due espressioni fantozziane, è molto sottile. Noi speriamo nei 92 minuti di applausi. Risolviamo con un “voto compreso tra 2 e 8”.

 

Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico

Canzone: Imparare ad amarsi

Voto: non sarà mai abbastanza

 

Come sia riuscito Baglioni a scomodare una delle donne più importanti della musica italiana non lo sappiamo, nonché la Sciura per eccellenza (perché diciamolo, Milano sta a Ornella Vanoni come Alto Giardino sta a Lady Olenna). Madame Vanoni torna in gara a Sanremo dopo tanti anni -l’ultima volta al posto di Trump c’era Bill Clinton- e lo fa accompagnata da due cantautori straordinari. Premesso che voteremmo 10 anche se la Vanoni salisse sul palco solo per insultare lo staff a suon di musica e parlare delle sue tresche amorose, siamo sicuri che non deluderà le nostre aspettative e ci regalerà una canzone che ci terrà col fiato sospeso fino alla fine. Il titolo promette feels a cascate.

 

Renzo Rubino

Canzone: Custodire

Pronostico voto canzone: 10 e lode oppure 7 e mezzo

 

Rumours dicono che il pezzo di Rubino l’abbia scritto Sangiorgi. Se così fosse, mi immagino Giuliano indignato perché Tommaso Paradiso nell’ultimo anno ha scritto più pezzi per altri interpreti di quanti ne abbia scritti lui; il frontman dei Negramaro deteneva questo primato più o meno da quando Fossati, dopo aver sentito Giorgia e la Pausini cantare suoi pezzi, ha deciso che era sufficiente ed era ora di andare in pensione. E per dimostrare la sua superiorità, ha messo nero su bianco la canzone più bella degli ultimi 50 anni. Quindi dieci e lode.

Ma nessuno ha confermato tali rumours. Renzo Rubino è un più che discreto cantautore, e la sua “Per sempre e poi basta” presentata nel 2014 ed eliminata contro la terza classificata “Ora” ne è fulgido esempio. Le sue abilità sono però un po’ altalenanti perché Il Postino, che ha vinto il premio della critica tra i Giovani nel 2013 era, dispiace dirlo, poca roba. Quindi sette e mezzo.

 

Noemi

Canzone: Non smettere mai di cercarmi

Voto: 2×4

 

La leonessa della musica italiana torna per il suo quinto Sanremo in otto anni. Speriamo che la Rossissima abbia imparato qualcosa da ogni sua partecipazione e che si presenti, quindi, con un brano che unisca la semplicità di “Per tutta la vita” (2010), la capacità di strappare pianti di “Sono Solo Parole” (2012), l’esecuzione vocale precisa e carica sul palco di “Bagnati dal sole” (2014) e l’interpretazione da signora della canzone che ha fornito ne “La borsa di una donna” (2016). Però Noemi, dopo questa Sanremo mettilo da parte per un po’, ok? Perché vedi che le persone smetteranno di cercarti quando capiranno che, se non ti trovano, basta cercarti a Sanremo nel mese di febbraio. Ti mandiamo un abbraccio à la Gianni Morandi.

 

Ermal Meta e Fabrizio Moro

Canzone: Non mi avete fatto niente

Voto: 10 e lode

Meta e Moro sono indubbiamente due tra le migliori penne del cantautorato italiano odierno. Cantautori totalmente diversi, ma ugualmente talentuosi. La poesia di Ermal e la visceralità di Fabrizio potrebbero essersi unite per una canzone destinata a fare la storia. Non si accettano passi falsi in questo caso.

P.s.

nel Sanremo che vorrei le dinamiche del duetto sono le stesse di Ti Lascerò di Leali-Oxa, con tanto di Fabrizio Moro che scende la scalinata in abito da sera e con passo felpato.

 

Le Vibrazioni

Canzone: Così sbagliato

Voto: ?

 

Il pubblico, a gran voce, richiede un altro nome femminile da cantare a squarciagola. Che sia “Angelicaaa” o “Sei immensamente Giuliaaa”, questo è quello che Sarcina & co sanno fare, e questo è quello che ci aspettiamo. Però sospendiamo il giudizio come gli stoici e attendiamo trepidanti.

 

Ron

Canzone: Almeno pensami

Voto: Non è questo il punto 2.0

 

Lo scorso anno, avevo giustificato la presenza del Rosalino Cellammare con la voglia di rivalsa contro tutti coloro che affermano che nel 1996 abbia trionfato solo per una sorta di boicottaggio nei confronti degli Elii. E’ andata male. Ma ha imparato una lezione importante da un mostro sacro della musica italiana, con cui ha condiviso il palco dell’Ariston lo scorso anno, ovvero Bianca Atzei: provarci ancora, ancora e ancora. Ed eccolo di nuovo qui, in un sanguinario scontro contro… gli Elii! Che Bianca Atzei gli abbia anche insegnato a piangere durante l’esecuzione del brano?

 

 

Max Gazzè

Canzone: La leggenda di Cristalda e Pizzomunno

Voto: 10 e lode

 

Il titolo rientra nella macro-categoria dei “wtf” di questo cast. Ma chi diamine sono sta Cristalda e sto Pizzamunno? Già pensavo a due nomi di fantasia e alla storia di una coppia in crisi. Invece no, è una leggenda vera e propria con capitani impavidi, velieri, sirene e amori che attendono a casa. Se già mi sono scese le lacrime leggendo la storia, potrò mai sopravvivere alla canzone? Gazzè, a Sanremo ci hai già fatto sorridere con “Sotto casa”, questa volta pretendiamo pianti.

 

 

Decibel

Canzone: Lettera dal duca

Voto: voto>5

Enrico Ruggeri, grande amico di Radio Bocconi, ci ha rivelato tempo fa in un’intervista di quanto sia importante per lui raccontare storie e ci ha parlato anche dell’influenza che il Glam Rock inglese sulla sua formazione musicale. Le due cose sembrano essersi unite per questo pezzo, apparentemente dedicato al grande Bowie. Sui risultati non ci esprimiamo. Di norma quando si scomodano gli artisti che ormai sono a fare sold-out nell’aldilà i risultati sono mediocri, ma di Ruggeri ci fidiamo, quindi sappiamo che la canzone andrà ben oltre la mediocrità.

 

Red Canzian

Canzone: Ognuno ha il suo racconto

Voto: 9, come gli anni che gli ci sono voluti

 

Nel 2009, Chiara Canzian, la figlia dell’Ex Pooh, ha traumatizzato l’Ariston con una delle esibizioni più terrificanti della storia del Festival. Nessun filologo ha capito il senso di quel testo, tra frasi come “quella più chiara sono io” e “la tua pelle è chiara”. Il tutto condito da stonature inenarrabili. Nove anni più tardi, il padre ritrova il coraggio di calcare quel palco, e non potrà che farlo con una Signora Canzone. Anche perché vorrà pur vincerla la lotta fratricida con Roby Facchinetti, no?

 

Elio e Le Storie Tese

Canzone: Arrivedorci

Voto: 10

 

La Terra dei Cachi, 1996, successo strepitoso. La Canzone Mononota, 2013, successo senza strepitoso. Vincere l’odio, 2015, né successo né strepitoso. Se nonostante il trend calante gli Elii tornano a Sanremo, possiamo stare tranquilli che il pezzo sarà una bomba. Il titolo del pezzo ricorda il mondo fatato di Antonio Ricci e Striscia La Notizia, per cui gli Elii racimolano il testimone della De Filippi e portano la quota Mediaset in prima serata su Rai Uno. Sarà la più bella canzone sul mondo di Striscia mai scritta? La sfida è dura, perché il #FREEGABIBBO di Myss Keta si supera difficilmente.

A cura di Filippo Colombo e Massimiliano Micali


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