Quando la musica chiama: la prima giornata del Siren Festival

Scritto da il 29 Luglio 2017

Finalmente è arrivato: dopo una lunga attesa, il Siren Festival è iniziato alla grande.

Ad aprire le danze giovedì sono stati i Malihini, seguiti dagli esplosivi Taxiwars, in bilico tra il jazz anni ‘60 e il rock. Lo scenario è unico: i concerti si sono svolti nel Palazzo D’Avalos, meravigliosa residenza nobiliare affacciata sul mare di origine quattrocentesca.

Il festival entra però nel vivo il secondo giorno. Si parte dal Siren Beach con l’esibizione non convenzionale di Andrea Laszlo de Simone e la sua band, che hanno infiammato Marina di Vasto con una chitarra acustica e strumenti improvvisati: una diamonica, un piccolo megafono, tovagliolini, cucchiaini e qualsiasi oggetto utile per fare casino. A seguire Colombre, in un intimo live chitarra e voce, ha eseguito tre pezzi del recente album ‘Pulviscolo’. È solo un primo assaggio dei live che gli stessi musicisti eseguiranno più tardi nei palchi principali del festival.

Tornati in città, ritroviamo Colombre che si esibisce nella meravigliosa cornice di Porta San Pietro, un piccolo palco affacciato sul mare. Il concerto stavolta è un live con tutti i crismi: il cantautore suona con la sua band e ci fa ballare col suo indie rock fresco dal sapore vagamente psichedelico.
Nel frattempo l’hype sale: Ghali sta per salire sul palco principale di Piazza del Popolo, il main stage del festival piazzato a strapiombo sul mare. Sebbene abbia suonato solo poco più di un’ora il rapper milanese, accompagnato solo dal suo dj, ha infiammato il pubblico con alcuni brani del suo primo disco Album e altri pezzi precedenti, tra cui i successi Wily Wily e Dende. Ghali è un artista autentico molto caldo e grato nei confronti del suo pubblico. Tuttavia, suscita qualche perplessità la scelta di esibirsi in mezzo playback, comunque compensata dalla sua travolgente energia.

Ritorniamo poi in porta San Pietro per ascoltare Giorgio Poi. Tecnicamente impeccabile, il cantautore riesce a coinvolgere il pubblico trascinandolo sulle vibrazioni calde della sua musica intima e nostalgica.

È finalmente il momento degli headliner Baustelle, uno dei grandi nomi di questo Siren Festival. Il loro live è maestoso, con Bianconi, Bastreghi e Brasini accompagnati da una vera e propria orchestra che conta altri 5 elementi. La prima parte del concerto è stata dedicata a L’Amore e la Violenza, l’ultima fatica discografica del gruppo, per poi lasciare spazio ai grandi successi della band, da Charlie Fa Surf a La Guerra è Finita, passando per una cover emozionante di Henry Lee di Nick Cave e PJ Harvey. Il dandyssimo collettivo ha incantato la platea con il suo pop patinato ed elegante, a tratti – come definito dallo stesso Bianconi – snob.

Chiude la serata il dj set di Apparat. Un’ondata di adrenalina tecno ha infatti invaso il meraviglioso cortile del Palazzo D’Avalos in piena notte, facendoci ballare nonostante l’intensa giornata di live.
I concerti del sabato prevedono grandi nomi, tra i quali Carl Brave x Franco 126, Trentemoller, Ghostpoet, Arab Strap e Gazzelle.
Domani vi parleremo dei concerti della giornata, ma troverete tanti aggiornamenti live sulla pagina instagram @radiobocconi.

A cura di Antonio d’Amato e Valeria Vincitorio.


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