Years&Years @ Fabrique – 4/02/19

Scritto da il 9 Febbraio 2019

Gli Years&Years sono un trio synth pop inglese, composto dal cantante e tastierista Olly Alexander, il tastierista e bassista Mikey Goldsworthy ed il poli musicista (chitarra, ritmo, suoni) Emre Turkmen. Il gruppo, formatosi a Londra, debutta nel luglio 2015 con il primo studio album Communion, il quale viene subito riconosciuto come unico album prodotto da una band inglese con maggior copie vendute nell’anno. Inoltre il loro singolo King, contenuto nel già menzionato album, permette agli Years&Years di ottenere fama a livello globale, posizionandosi nella TOP 10 delle classifiche musicali di stati Europei come Austria e Germania, ma anche nazioni come l’Australia.

La band nasce come un quintetto nel 2010 sotto l’etichetta discografica Good Bait ma, dopo la partenza dal gruppo di due membri originari, gli Years&Years rilasciano il primo singolo con la casa discografica francese Kitzuné. Nel 2014 un nuovo cambio di etichetta discografica (Polydor Records) li porta a rilasciare un quarto ed un quinto singolo, accompagnati, come d’altronde tutti i precedenti, da un video musicale, fino al rilascio del primo album.

Durante il periodo di promozione dell’album, accompagnato dalla crescita del gruppo e dal supporto ricevuto dai fan, il front man Olly Alexander inizia a condividere esperienze personali, pensieri a lui molto cari e problemi sulla dinamica di genere e sessualità, intorno alla sfera LGBTQ, diventando un ambasciatore sensibile e coinvolto in prima persona.

Dopo il rilascio del nono singolo, anch’esso contenuto in Communion e accompagnato da un video musicale, curato nei minimi dettagli, con trama profonda e coinvolgente ed un svariato utilizzo di intermezzi e coreografie, elementi, questi, caratteristici e appartenenti allo stile della band, gli Years&Years rilasciano il nuovo album Palo Santo nel 2018, annunciato dalla canzone Sanctify. Olly Alexander stesso ha dichiarato che per il testo della canzone si è ispirato ad esperienze personali, decidendo di trattare la tematica di uomini eterosessuali in conflitto con i loro stessi desideri, combattuti tra il seguire le loro passioni e il doverle ammettere pubblicamente ed apertamente.

Conseguentemente al successo de primo tour mondiale ‘Years&Years Tour’ del 2016, il trio torna in viaggio con il ‘Palo Santo Tour’, curato artisticamente dallo stesso Olly Alexander, arrivando in Italia, al Fabrique di Milano precisamente, il 4 febbraio 2018. A seguito di un grande show d’apertura svoltosi all’arena O2 di Londra, gli Years&Years si sono esibiti non solo con canzoni tratte dal loro ultimo rilascio, quali l’emozionante Palo Santo, la divertente All for you e il singolo principale Sanctify, ma anche con ritmi ben più conosciuti dagli assidui fan, come Desire, Eyes Shut e Gold. Il pubblico, composto da una moltitudine di ragazzi e ragazze adornati di glitter e vestiti fluo appariscenti, ha accolto il gruppo con calore e gioia. Lo stesso Olly, a metà concerto, ha ammesso di “vedere solo facce divertite e volti sorridenti” guardarlo con adorazione. Ed è proprio questo il loro effetto: con musiche upbeat ed elettro pop, balli improvvisati e scenografie memorabili, gli Years&Years hanno coinvolto tutti, in un mare di urla, salti e braccia tese verso il palco. Olly non ha mai smesso di interagire con i suoi fan, salutando quante più persone possibili, ballando a bordo palco e saltando da un lato all’altro, ricordando a tutti che “La vostra vita è importante! Voi siete importanti! Vi amo!”. Emre e Mikey, d’altro canto ben riflettendo il loro carattere, sono rimasti nell’ombra, dando un valido appoggio al front man, sorridendo e salutando quando richiamati dai fan e divertendosi, circondati dai loro tanti strumenti e cavetti. La grandezza del gruppo si è vista nel momento in cui il cantante ha lasciato spazio ai suoi due coristi, che si sono esibiti con degli stage individuali, ottenendo il forte applauso e coinvolgendo calorosamente la folla. Il concerto si è concluso dopo circa due ore con un magico encore, nel quale gli Years&Years si sono scatenati a ritmo di King, il loro singolo forse più conosciuto, che gli ha regalato un po’ di quella gioia, soddisfazione e passione che mostrano ogni volta sul palco. Il ritornello è stato cantato per tre volte, prima da Olly, poi dai fan: né il gruppo né il pubblico voleva lasciare quel luogo, ma continuare a mantenere viva quella magia così creata.

Con l’inchino finale del gruppo il concerto è arrivato definitivamente a conclusione, ma con esso sicuramente non la carriera degli Years&Years. Il loro viaggio è solo agli inizi, come dimostrano le numerose collaborazioni e partecipazioni a colonne sonore di film in uscita, elencate tra i lavori del gruppo.

E se dovremmo aspettare altri due anni per il rilascio di nuova musica e l’inizio di un nuovo tour, possiamo caldamente affermare che ne varrà completamente la pena, se il risultato è quello mostrato fino ad oggi.


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